L'isola dei favolosi

Il film è ciò che ci si aspetta. Una storia d’amore. Ma non la solita.

Inizia dove tutte le commedie finiscono, ma questa è solo una tecnica di stile per introdurre, poco più avanti, il primo personaggio: Ethan (as Cristopher Gorham), uno scrittore mancato e privo di ispirazione.
La troverà solo dopo aver conosciuto Jessie (as Alyssa Milano, attrice ed uno dei produttori del film), una graziosa ragazza banconista e vera protagonista della storia, di cui lui si innamora.
Poi il ragazzo esce di scena e la palla ritorna di nuovo su Jessie, che scopriamo innamorata di un terzo: Troy (as Michael Landes), alter ego di Ethan.
Il gioco di stile continua così per tutta al durata del film, passando da un amore all’altro con l’uso di un atmosfera romantica, ironica (in cui la stessa Alyssa cita le sue disavventure sentimentali accadute in “Streghe – Charmed”, serie finita nel 2006, quattro anni prima), umana e con frasi molto attuali e molto vere che ti colpiscono al cuore.

Nel suo primo lungometraggio, Alyssa Milano colpisce con il suo personaggio e si disorienta così tanto da farlo accadere anche allo spettatore.
Non si può svelare altro del film. Sarà lo stesso a farlo.
La fine spiega tutto, persino il vero segreto di Jessie.

La cosa che, nel film, ti cattura di più è proprio lo stile.
In certi momenti ricorda il teatro. In altri, invece, unisce sogno e realtà.

Mi sa che vi ho svelato fin troppo.
Adesso tocca a voi. Guardate questa vera storia di vero amore.
Vi disorienterà, ma resistete. Poi vi sorprenderà. Proprio come è accaduto a me, alla fine.