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Shopping a rischio ossessione. Lui: "Incubo a occhi aperti". Lei: "Lezione di vita"
Si impone un quesito: che cosa ne pensano l'Uomo e la Donna? La risposta nella rubrica "Affari di sessi". Visto da lui e visto da lei: due cronisti, un uomo e una donna, di Affaritaliani.it dicono la loro sulla guerra dei sessi
Shopping compulsivo: e se sotto sotto non ci fosse niente da ridere?
Bella, giovane, apparentemente sicura di sé e ben attenta a valorizzare il proprio corpo. Iris spende denaro, che spesso non ha, in vestiti di qualunque marca e prezzo, ma anche in regali per il fidanzato e soprammobili per la casa in cui vive con i genitori. Iris acquista qualsiasi oggetto le possa restituire un’immagine migliore di sé. La madre le ha insegnato che la bellezza è una dote che non bisogna sprecare, e che anzi deve essere messa a frutto per farsi strada nella vita. Così, per ripianare i debiti e continuare a pagare quello che compra, Iris non trova che una soluzione: prendere l’insegnamento della madre alla lettera, facendo del proprio corpo uno strumento di scambio. In fondo, le sembra giusto valorizzare il dono che la natura le ha fatto. Una spirale di acquisti, debiti e appuntamenti la trascina sempre più verso gli abissi di un mondo ingovernabile...
Questa la trama di "Comprami", romanzo d'esordio di Valeria Campana Una storia travolgente, che spinge il lettore nei risvolti psicologici profondi dello shopping compulsivo. Un fenomeno sempre più grave e diffuso socialmente, spesso preso sottogamba e presentato in chiave solo ironica nella narrativa umoristica “per pollastre” (la chick lit di stampo anglosassone). "Il meccanismo è lo stesso degli altri casi di dipendenze - spiega l'autrice ad Affaritaliani.it -. Si cerca la gratificazione in qualcosa di esterno, in questo caso una borsetta, un paio di scarpe, un vestito. Per la maggioranzadell persone, però, scatta l'auto-controllo. Per qualcuno, invece, non esiste limite. E allora inizia la compulsione". Valeria non riesce a frenare il suo istinto all'acquisto e pur di guadagnare si trasforma in escort di lusso. "La sua ossessione nasce dall'immagine di sè, che è diversa da come vorrebbe. Vuole avere più successo nella vita e cerca di raggiungerlo sfruttando la bellezza. Ha un vuoto interiore profondo, una carenza affettiva. La stessa madre la vede come 'oggetto manovrabile', come opportunità per prendersi la rivincita su cose che lei non ha avuto".
VISTA DA LUI
di Lorenzo Lamperti
Un giorno ricordo di aver fatto un incubo terrificante. Mi sono svegliato di soprassalto nel cuore della notte, con i sudori freddi sulle tempie. Era il sogno più inquietante, orribile, angosciante che io avessi mai fatto. Ed era comunque un momento paradisiaco in confronto ai fantomatici sabato pomeriggio in centro con la mia fidanzata. "Amore, oggi andiamo a fare compere?". La frase che annuncia la discesa negli inferi, l'apertura del settimo sigillo. Sì, andare fare shopping con la propria ragazza equivale all'Apocalisse. Perlomeno con il 99% delle ragazze. Eh si, perché noi uomini quando siamo costretti dall'usura del tempo e dei tessuti a cambiare un capo del nostro guardaroba andiamo nel primo negozio che ci capita e compriamo la prima cosa che ci troviamo davanti. Loro invece no. Guardano, provano, riprovano. E non scelgono mai. Noi proviamo a convincerle: "Ah, ma questo è magnifico!" Loro sembrano essere d'accordo: "Sì, è vero, è davvero bello". Tu già speri nell'agognata fine del tormento, e invece no. Mica la comprano quella cosa magnifica. "Andiamo in quell'altro negozio a vedere se c'è una cosa migliore". E via così. Un abisso senza fine. Neppure di sera, di notte possiamo considerarci al riparo dalla loro compulsione merceologica. Quale oscura forza le spingerà ad ammirare per minuti interi vetrine di negozi chiusi? Magari pure quando ci si trova in gita in una città diversa, e quindi non potranno neppure tornare quando le serrande saranno alzate. E devi stare pure attento, dare giudizi, consigli. Insomma, interagire. Lo shopping con la propria ragazza è un incubo a occhi aperti. Per fortuna quest'anno l'Inter comincerà la stagione il 2 agosto. La vendetta è un piatto che si consuma caldo. Magari sotto l'ombrellone.
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VISTA DA LEI
di Maria Carla Rota
Quante storie. Questo vuol proprio dire essere ottusi. perché in una sessione di shopping con la propria fidanzata è racchiusa una preziosa lezione di vita. Gusto estetico, raffinatezza delle linee, qualità dei materiali, intuizione per le fregature, dinamiche del mercato, sensibilità femminile. Tutto questo si può imparare in un negozio, di fronte a una borsetta o a un paio di scarpe. Un mix di arte ed economia, passando per il costume. Eppure, i maschi non ci arrivano. Continuano a buttarsi nell'armadio a caso e si presentano a prenderti con quello che è rimasto incollato loro addosso. E' vero, alcune di noi esagerano, e lo shopping può diventare un disturbo complusivo. Ma nella stragrande maggioranza dei casi il rito degli acquisti è istruttivo per lui e gratificante per lei. Come si sa, la donna compra perché si sente insicura, poco apprezzata. Da chi? Da lui, ovviamente. Quindi gli uomini hanno poco da lamentarsi. Se non trascorressero meno tempo allo stadio e più tempo fuori a cena con noi, di sicuro non avremmo così bisogno di comprare un nuovo abito che ci faccia sentire belle. E allora, non ci resta che un patto: guardare l'inizio del campionato insieme a lui indossando un paio di vertiginosi sandali Christian Louboutin. Vuoi mettere che soddisfazione saltellare ad ogni gol mostrando la suola rossa?
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.Quante storie. Questo vuol proprio dire essere ottusi. perché in una sessione di shopping con la propria fidanzata è racchiusa una preziosa lezione di vita. Gusto estetico, raffinatezza delle linee, qualità dei materiali, intuizione per le fregature, dinamiche del mercato, sensibilità femminile. Tutto questo si può imparare in un negozio, di fronte a una borsetta o a un paio di scarpe. Un mix di arte ed economia, passando per il costume. Eppure, i maschi non ci arrivano.
Forse perchè non siete voi a dovere sopportare davanti al carrello della spesa e con le mani in mano la vostra compagna perennemente indecisa sul minimo dettaglio (questa borsa mi piace ma quell' altra mi sta meglio'' oppure ''questa maglia è carina ma mi esalta troppo le ''curve''...'' oppure ancora ''questa mi sta bene ma costa troppo, quell' altra è conveniente ma...'')
Datemi retta...provate per una volta a fare voi la fila appresso al vostro compagno nel reparto ''computer e accessori'': forse capirete per qualche minuto cosa fate patire a noi da una vita!. -
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mi sa che un pò maschio lo sono anche io dentro, odio i reparti di abbigliamento femminile, ma vado sempre nel reparto computer 
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. mi sa che un pò maschio lo sono anche io dentro, odio i reparti di abbigliamento femminile, ma vado sempre nel reparto computer
Ho appena scoperto la mia copia al femminile
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allora se andassimo te ed io in un centro commerciale, nessuno deve aspettare l'altro
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Mi sa invece che ci smarriremmo ancora prima 
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Shopping a rischio ossessione. Lui: "Incubo a occhi aperti". Lei: "Lezione di vita&qu |
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