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kymma.
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sono stata attratta dal titolo di questo libro mentre passeggiavo alla Feltrinelli, col mio ragazzo. Non avrei mai avuto il coraggio di prenderlo, ma mentre lui era distratto dalla scelta di alcuni dischi, ne ho letto la prefazione e ne sono rimasta colpita. Sono tornata poi da sola, e dopo aver tentennato a lungo (avrei fatto prima a comprare materiale porno ahaha) l' ho acquistato e sono fuggita.
A dire il vero il libro tratta in modo dettagliato la bulimia, problema che per fortuna mi ha riguardato solo per un breve periodo (il mio ex era bulimico ed io lo imitavo). Vomitare è troppo doloroso, nauseante e poi dopo mi sento peggio di prima. Il mio problema è la semplice obesità....semplice per modo di dire...perchè tra problemi fisici e psicologici che che ne derivano...mi ha praticamente distrutto la vita e deviato i modelli di comportamento. Ora siamo all' ennesima dieta ed ho perso 12kg ma la strada è lunghissima.
Consiglio questo libro, perchè fa rifliettere...obesità, anoressia, bulimia....sono tutte le faccia della stessa medaglia. Sintomo di un disagio interiore ed di un distrubo mentale prima che fisico.
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Non so bene cosa dire, ma non posso chiudere questo tuo post...come niente fosse.
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l'ho letto grazie a Giusy, questo post
Io non so bene definire lo stato in cui son sempre stata, il sovrappeso mi ha sempre riguardato, non ho mai sforato nella bulimia, .. semplicemente mi piace mangiare la cose sbagliate. e di conseguenza essere quei 10/20 chili in più del peso forma
Ho notato una cosa però, se in un certo periodo sto aumentando.. allora me ne frego...e magno magno e magno, mentre se sto attenta a quello che mangio e calo.. sono incentivata a perseverare...
dovrebbe essere il contrario.. no?
comunque grazie Imma per il tuo racconto, ci ha fatto scoprire un altro profondo lato della tua personalità
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navigando mi sono imbattuta in questo nuovo libro che tratta lo stesso argomento
Libro: “Taglia trentotto. Bulimia, amore e rabbia”
Un romanzo fatto di racconti tutti collegati da un sottile fil rouge: il suo disturbo alimentare. Un libro pieno di vita: gli incontri sul treno dei pendolari; i suoi colleghi,; le vetrine dei negozi alla moda che offrono un modello femminile che non può e non deve superare la taglia 40.
Ha alternato abbuffate tremende alla perfezione, sdoppiando la vita, la sua realtà per tanti anni. Ha sperimentato la malattia in tutti i suoi aspetti grotteschi, infernali, paradossali. Il disturbo alimentare l’ha portata a nutrirsi anche di false maschere dietro cui nascondeva la bulimia e le ossessioni. Ne è uscita, da sola.
Stefania Longo racconta la sua vita, molto normale. Vive in provincia, non è confinata in situazione borderline, eppure si è ammalata gravemente. Qui è descritto tutto: il senso di vuoto, i sintomi, il percorso dalla dannazione alla resurrezione.
qui altri dati del libro
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