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sPaccapanni.
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ZIO PETROS E LA CONGETTURA DI GOLDBACH
Apostolos Doxiadis
Bompiani
Pagg.142
€ 12,39
Spesso mi affido al caso per “scoprire” scrittori che non conosco.
Per questo libro addirittura non è stato neppure necessario ricorrere in modo proattivo al caso, nel senso che è stato il caso a portare a me questo volume.
Ero all’ipermercato che ravanavo tra una massa di libri in svendita (2,90 euri, l’un per l’altro).
Questa è una cosa che mi diverte molto, anche se la maggior parte delle volte non trovo nulla che attragga la mia attenzione.
Cosicché, mentre ero completamente immerso nel ravanamento, questo libro è caduto dal tavolone atterrando sull’alluce del mio piede (il destro).
Non era possibile ignorare un simile segno del destino, per cui (dato anche il prezzo basso), l’ho comprato.
E’ un libro che mi è piaciuto molto.
È scorrevole, interessante e mi ha fatto desiderare di essere capace di possedere cognizioni (almeno elementari) di matematica per poter penetrare il fascino dei numeri.
Non pensiate che sia un libro pieno di formule, funzioni o equazioni, tutt’altro.
I riferimenti alla matematica sono molto blandi e del tutto comprensibili, ma l'autore riesce a trasmettere la (sua?) passione per il misterioso fascino che i numeri posseggono .
Ma non è solo questo che mi è piaciuto della storia di Zio Petros.
La trama narrativa che Doxiadis sviluppa è permeata del gusto della sfida untia alla passione per qualcosa, che nel caso di un matematico a livello elevatissimo (come Zio Petros, il protagonista del romanzo), raggiunge una tale intensità da determinare il fallimento di tutta un’esistenza.
Ma, come sostengono i due pragmatici fratelli di Zio Petros, di vero fallimento si è poi trattato ?
Beh, anche capire questo è una bella sfida, anzi un bel busillis….
p.s. Vi starete chiedendo che cosa cavolo sia la “Congettura di Goldbach”.
È (pare) uno dei più intriganti e irrisolti problemi della matematica. L’enunciato è semplicissimo (l’ho capito persino io) e dice:
“Ogni numero pari maggiore di 2 è la somma di due numeri primi”.
Questo enunciato è una congettura perché, nonostante si possa verificarla empiricamente (provate!) fino a numeri enormi, non si può farlo per TUTTI i numeri primi essendo essi infiniti (come ha dimostrato Euclide nel III secolo avanti Cristo). Perciò il problema (irrisolto da quando Goldbach enunciò questo postulato, nel 1742) è trovare una dimostrazione generale.
La sfida affrontata per tutta la sua vita da Zio Petros, mente matematica dotatissima che avrebbe potuto arrivare fino al Nobel, fu di cercare invano quella (e solo quella) dimostrazione.
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**farfallina**.
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Caspita interessantissimo 
Ho sempre amato la matematica e le sue regole se poi queste regole diventano una teoria filosofica, mi affascina ancora di più.
Grazie Spacca
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Zio Petros e la congettura di Goldbach |
