L'isola dei favolosi

Europeana porta online tutto il sapere del Vecchio Continente

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    Le cyber-bibilioteche non vengono solo da oltreoceano

    Debutta giovedì il prototipo per consultare in Rete bibilioteche, archivi e musei digitali dell'Europa

    MILANO – «Facciamo questo per non abbandonare del tutto l'Europa nelle mani dei motori di ricerca americani»: nelle parole di Jean Noel Jeanneney, presidente della Bibliothèque nationale de France, c'è lo spirito di Europeana, troppo facile da paragonare a Google Books eppure diversa e, forse, persino migliore. L'Europa risponde dunque con un minimo scarto temporale alla provocazione di Google che, con la sua nuova icona Google Preview, permette di accedere a tutti i volumi indicizzati dal suo servizio di ricerca libri all'interno di pagine web esterne. E se Mountain View, con il suo instancabile fermento, regala una versione embedded dei volumi (con possibilità di consultazione online nel caso di diritti d'autore scaduti), il Vecchio Continente sfida il colosso americano con un progetto altrettanto ambizioso, anche considerata la tradizione culturale europea.

    EUROPEANA – Opere letterarie, foto, film, libri, dipinti, mappe, giornali: in Europeana (o meglio nel suo prototipo) in sostanza sarà accessibile un patrimonio culturale finora conservato gelosamente (e già digitalizzato) dalle biblioteche e dai musei europei, tra cui la Divina Commedia di Dante, i manoscritti e le registrazioni di Beethoven, Mozart e Chopin, i quadri di Vermeer, la Magna Carta britannica e le immagini della caduta del muro di Berlino. E per il 2010, quando il sito sarà molto di più di un prototipo, la mole di materiali dovrebbe sfiorare i sei milioni di documenti e minacciare seriamente il rischio di una privatizzazione della conoscenza.

    TUTTO HA AVUTO INIZIO QUANDO.... – Del resto l'Europa aveva deciso di mettere online il suo sapere già da tempo e il primo passo dell'iniziativa è stato scandito dalla decisione del Parlamento Europeo di dare sostegno al progetto, accordando i finanziamenti necessari all'interno dell'eContentplus Programme (finalizzato a migliorare l'accessibilità e l'uso dei documenti digitali europei). La precedenza alla messa online verrà data mano a mano ai documenti di ciascuna cultura considerati più espressivi e prioritari. E intanto a battezzare la neonata Europeana sarà l'inossidabile Viviane Reding, commissario Ue alla Società dell'informazione, che ha spiegato l'iniziativa con un esempio semplice e illuminante: «Uno studente d'arte irlandese potrà ammirare la Gioconda senza andare a Parigi».

    Fonte

    Europeana
     
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