L'isola dei favolosi

Addio al regista Carlo Lizzani

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    L'eletto

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    Il regista, 91 anni, è precipitato dal suo appartamento al terzo piano di via dei Gracchi, a Roma nel quartiere Prati. Lizzani ha lasciato un biglietto di saluto ai figli. Tra i suoi film Cronache di poveri amanti, Achtung Banditi e Mussolini ultimo atto

    Roma, 05 Ottobre 2013

    E' morto suicida a Roma Carlo Lizzani. Il regista, 91 anni, si è lanciato nel vuoto, dal terzo piano di un palazzo nel centro di Roma, a via dei Gracchi, a Prati.

    Il 29 novembre del 2010, era stato il novantacinquenne Monicelli, regista de 'I Soliti ignoti' e 'Amici miei' ad uccidersi lanciandosi, intorno alle 21, dal reparto di urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato.

    Lizzani ha lasciato un biglietto di saluto ai figli. Ad avvisare la polizia sono stati i vicini che hanno sentito un tonfo nel cortile. Lizzani, prima di lanciarsi nel vuoto, ha voluto scrivere poche righe per i figli.

    "Stacco la chiave". E' quanto avrebbe scritto nel suo biglietto d'addio Lizzani. Il biglietto non appare comunque del tutto comprensibile. Forse il regista era depresso anche per le critiche condizioni di salute della moglie, ma ancora non è chiaro se ci sia stato anche questo particolare dietro il suo proposito di togliersi la vita.

    "E' un momento di grande dispiacere e, devo dire, c'è ben poca voglia di commentare". Così il maestro Ettore Scola, raggiunto telefonicamente dall'ANSA nella sua casa, commenta a caldo la morte per suicidio di Carlo Lizzani suo amico e collega

    "E' una notizia che mi sconvolge. Se n'e' andato un amico e un maestro". Così Giancarlo Giannini commenta, con l'Adnkronos, la scomparsa del regista Carlo Lizzani, con cui ha recitato nel film 'Celluloide' nel 1995.

    Regista, sceneggiatore e attore, ma anche critico cinematografico, Carlo Lizzani era nato a Roma il 3 aprile del 1922.

    Autore, tra l'altro, di una 'Storia del cinema italiano', Lizzani è stato seneggiatore di autori del calibro di Vergano, De Santis, Rossellini e Lattuada nel periodo neorealista.

    Il suo esordio dietro la macchina da presa è del 1950 con 'Nel Mezzogiorno qualcosa è cambiato' e con il film 'Achtung' del 1951.

    Il suo nome, comunque, è legato alla regia di film come 'Cronache di poveri amanti' , tratto dall'omonimo libro di Vasco Pratolini del 1954, 'Il processo di Verona' del 1963, 'Banditi a Milano' del 1968, 'Crazy Joe' del 1973, 'Mussolini ultimo atto' del 1974.

    Lizzani ha firmato anche la regia di 'Storie di vita e malavita' del 1975, 'Fontamara' tratto dall'omonimo libro di Ignazio Silone nel 1977, 'La casa del tappeto giallo' (1983), 'Mamma Ebe' (1985), 'Caro Gorbaciov' (1988), 'Cattiva' (1991), 'Celluloide' (1995), 'Hotel Meina' (2007), oltre agli sceneggiati televisivi 'Nucleo Zero' (1984), 'Un'isola' del 1986 e 'La trappola'.



    Dal 1979 al 1982 il regista romano ha anche diretto la Mostra del cinema di Venezia.

    Nel 1998 Lizzani ha pubblicato la raccolta di suoi scritti di vario genere 'Attraverso il Novecento', in cui trovano posto aneddoti sul mondo del cinema neorealista italiano, e nel 2007 la sua autobiografia 'Il mio lungo viaggio nel secolo breve'.

    Nel dicembre del 1999 ha ricevuto dall'Università di Torino la laurea "honoris causa" in Scienze della comunicazione. Era tutor del corso di Filmmaker della Accademia Act Multimedia di Cinecitta'.
    Fonte

    Io certa gente non la capisco proprio: non è da tutti arrivare a così tanto, che senso ha togliersi di mezzo quando ogni momento è già di suo quello buono?
    Vabbè, Ripos in pace Carlo :(
     
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