L'isola dei favolosi

"Ascoltare Usando il Cuore"

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    "Ascoltare Usando il Cuore" di Ambra Guerrucci

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    Questa antica pratica serve per allenarci ad ascoltare i suoni e le persone con il cuore spirituale e risvegliare questo importantissimo centro energetico. Quando qualcuno ti sta parlando oppure in qualsiasi momento in cui sei da solo, porta tutta la tua consapevolezza ed attenzione sul cuore, iniziando a sentire questo centro. Quando riesci a sentire il cuore inizia a prestare attenzione ai suoni dell’ambiente circostante, oppure alla persona che ti sta ascoltando. Osserva la voce dell’interlocutore o i suoni che ascolti, prestando attenzione anche al tuo cuore e lascia che questo li assorba in se. Se provi questo metodo mentre stai parlando con qualcuno osserva come la persona reagisce, magari sentirà intuitivamente che la stai ascoltando con il cuore e forse anche lei ti parlerà in modo diverso. Questo metodo ci rende naturalmente presenti e più recettivi a ciò che accade intorno e dentro di noi, ciò porta la persona che stiamo ascoltando a parlare con maggiore sincerità, in modo meno superficiale. Per chi ha figli è interessante provare questa “tecnica” con i bambini, che sono molto più sensibili degli adulti, ed osservarne la reazione. Molto spesso i bambini si sentono incompresi dagli adulti, poiché li notano sempre indaffarati e distratti, ma con questo metodo si sentiranno ascoltati ed il rapporto con loro potrebbe scendere a delle profondità sempre maggiori.
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    È straordinario sperimentare questa meditazione col proprio compagno, perché oltre ad approfondire l’intimità aiuta a comprendersi anche quando sembra di “parlare lingue diverse”. Inizialmente è bene fare questa meditazione in situazioni tranquille, ma quando si è acquistata dimestichezza può essere un valido aiuto per capirsi durante una discussione e farla così terminare con la comprensione reciproca. Per le prima volte consiglio di sedersi uno di fronte all’altro, per creare un clima di intimità ed ascolto reciproco e mentre uno dei due partner parla, l’altro lo ascolta con il cuore, magari aiutandosi a sentirlo posando una mano al centro del petto. La persona che sta parlando può raccontare all’altro la sua giornata, ciò che gli passa per la testa, le emozioni che sta provando, i pensieri, le preoccupazioni o la sua prospettiva se si è nel bel mezzo di una lite. Per tutto il tempo che parla quella persona, il partner rimarrà in silenzio, ascoltando con il cuore senza cercare di giustificarsi o rispondergli. Dopo i ruoli si invertono e l’uomo o la donna che ha precedentemente ascoltato parlerà, mentre l’altro ascolterà con il cuore.
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    Durante un periodo di crisi, i due partner, possono scegliere di comune accordo di ascoltarsi con il cuore, piuttosto che discutere e questa meditazione si trasformerà in un nuovo modo di relazionarsi. In questo modo, ascoltarsi avrà un valore immenso, aiutando a creare una profonda alchimia tra loro. Inoltre, questa tecnica, mette all’opera un importante principio metafisico: ti conduce più in profondità nello spazio del cuore e più si scende in profondità, più si sperimenta l’accettazione,l’amore per se stessi e per gli altri.

    Prima di poter svolgere al meglio questo esercizio nelle situazioni della vita di tutti i giorni è consigliabile sperimentare questa “tecnica” la mattina e la sera, per almeno una settimana, così da prenderci dimestichezza. Quando ti svegli appoggia una mano al centro del petto per alcuni minuti, ad occhi chiusi, immergendosi totalmente il questo centro spirituale e fai lo stesso prima di coricarti.
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    Non è facile sentire il cuore durante il quotidiano, ma anche il solo fatto di impegnarsi a ricordare di fare questo esercizio predispone la condizione di accettazione e amore, qualità di questo centro e ti riporta nel presente, distogliendoti dalla meccanicità ordinaria. Un esempio di situazione in cui consiglio di osservare il cuore è quando sei in macchina e qualcuno ti “taglia la strada”, in questa situazione prende il sopravvento, di solito, la reazione meccanica. Potresti arrabbiarti e dire “ non si fa così, scemo!”, farti passare per la testa qualche giudizio negativo verso quella persona o reprimere il sentimento di rabbia perché non vuoi che chi è con te sappia che ciò ti ha disturbato, ma come esperimento ti chiedo di ricordarti, in situazioni simili, di fare qualcosa di diverso rompendo il meccanismo. Fermati e respira profondamente, metti una mano sul cuore e osserva i tuoi sentimenti per qualche istante, senza giudicarli, aggrapparti ad essi o tentare di giustificarli. Lascia che i sentimenti siano semplicemente ciò che sono, lasciali scorrere in te fino a quando non scivolano naturalmente via.
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    Questo semplice esercizio può essere molto utile poiché quando avviene un “incidente” simile non si entra in conflitto solo con la persona che si è comportata in modo scorretto secondo il nostro punto di vista, ma anche con noi stessi. Normalmente, all’interno dell’individuo ci saranno varie reazioni delle parti ( o frammenti) che compongono la persona non integra. Ad esempio una parte si sentirà offesa, un’altra cercherà di conciliare questo sentimento, un’altra ancora si sentirà contrariata e un’altra proverà a controllare la rabbia che sale. Questo conflitto si ripercuote sull’equilibrio dell’insieme del sé che diviene sempre più precario. Sentire il cuore, osservando le cose per ciò che sono è una valida soluzione a questo conflitto, dato che ad ogni sentimento e pensiero viene data la libertà di fluire, ma ovviamente non basta farlo una volta, deve diventare parte del quotidiano. Osserva ogni emozione conflittuale senza lottarci, se c’è rabbia non negarla e se pensi di aver sbagliato tu in una lite con il marito o i figli accetta il dolore di questa sensazione e che faccia parte del tuo presente: questa è accettazione. Entrare in questo stato fa si che l’energia che fino ad ora ha alimentato tutti questi sentimenti si sposti altrove e senza alcuno sforzo.
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    Il corretto funzionamento del chakra del cuore consiste proprio nell’essere immersi nella totale accettazione e nell’amore per se stessi. L’amore per la persona che ci ha offesi non arriva subito e nemmeno la compassione, ma sarebbe nocivo sforzarsi di amarlo o ripetersi fino alla convinzione che lo amate, non sarebbe amore vero, ma semplicemente un sentimento frutto dell’autosuggestione. Non è corretto nemmeno assumere un atteggiamento di superiorità morale, ma se esso viene spontaneamente non si deve reprimerlo, solo osservarlo. L’atto di accettazione ci aiuta, in primis, a volerci bene ed eliminare i conflitti interiori, tutto il resto verrà da se, ma non deve assolutamente essere forzato.


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  2. gineprone
     
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    farfallì scusami ma qa quest'ora sono piu' obnubilata del solito, i mei
    3 neuroni rimasti, di cui uno è in sciopero, sono fusi dopo avere letto l'articolo
    non cì ho capito una mazza che devo fare?
    sei la capa quindi brava bravissima hai perfettamente ragione su tutto,
    ma visto che non devo fare carriera nel forum posso dire :
    farfalli' ma che stai a scrive? pure i tuoi neuroni mica stanno tanto bene

    lo leggerò con piu' calma domani forse lo capirò e potro' commentarlo
     
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    ahahah :lol: questa è una sezione tipo psicostrizzacevelli, che quando ci entri esci fuori peggio di prima, lascia perdere, hai già Marianna che è peggio di sta sezione :risatona:
     
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  4. gineprone
     
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    si infatti non è x me
    mi basta marianna che ribadisco è un essere geneticamente modificato
     
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3 replies since 29/11/2012, 16:19   44 views
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