L'isola dei favolosi

Festival del Cinema: scena shock di sesso con crocifisso

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  1. Lionweb
     
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    Questa poi... fortuna che e solo un film.

    l film del regista viennese Ulrich Seidl è destinato a colpire l'opinione pubblica. Il tema del film è un amore sacro che si rivela molto terreno.

    Provocatorio, controverso, eppure profondamente religioso il film Paradise Faith, in concorso al 69° Festival del Cinema di Venezia. Si tratta del secondo capitolo della trilogia sulle virtù teologali di Ulrich Seidl.
    Una scena, in particolare, è destinata inevitabilmente a scioccare gli spettatori, per il fatto di mescolare il sacro ed il profano proprio in un amplesso fisico. La protagonista, Anna Maria, stacca il crocifisso dalla parete e comincia a masturbarsi con esso. Il suo gesto, per quanto possa sembrare scandalosamente anticattolico, è dovuto nella storia proprio alla sua enorme fede in Gesù.

    Spiega infatti il regista:
    Il punto di partenza per la sceneggiatura è stata la storia vera che ho mostrato nel mio documentario, Jesus, Du weisst, e che poi ho sviluppato in Paradies: Glaube, con personaggi e situazioni di fantasia. Il film racconta la storia di una donna che, delusa dall’amore terreno e dal suo matrimonio (con un musulmano), si rivolge a Gesù – che non solo adora e ama spiritualmente, ma desidera anche sessualmente come amante.

    Durante la genesi del film che è durata quattro anni, il mio interesse si è rivolto soprattutto al conflitto coniugale che scoppia il giorno in cui il passato di Annamaria irrompe nel suo presente. La donna non capisce che proprio la sua adorazione cieca per Gesù la porta all’inumanità e all’incapacità di provare amore – e alla perdita di quella virtù cristiana che permette di amare il prossimo.

    Tra le altre scene particolarmente forti del film, vi sono inoltre le autoflagellazioni, il modo in cui la donna si prostra, camminando sulle ginocchia per casa e pregando, oltre a parlare paradossalmente contro il sesso come nemico di Dio pur mostrando di fare sesso con la sua religione. L’ossessione di Anna Maria la vede riempire la casa di santini e icone cattoliche, mentre il marito puntualmente le toglie dalla circolazione.
    Stasera alla prima il film non resterà di sicuro indifferente a nessuno, e probabilmente era ciò che il regista voleva ottenere.



    foto scena



    di Giorgia Martino

     
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    Ma questo Ulrich Seidl mi sa che fa uso di roba pesante :shifty: a parte che è una trama un pò assurda, il comportamento di una donna delusa dal suo matrimonio con un musulmano se riesce a sopravvivergli (al musulmano) trova la maniera di rifarsi una vita .. se è ridotta a masturbarsi col crocifisso tanto bene di testa non sta :rolleyes:

    Mah!!! certi film possono vincere anche 50 oscar ma quando t'ingarbugliano così il cervello, mi sa che fanno più male che bene :shifty:
     
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  3. Lionweb
     
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    La trama e assurda, mi stupisco che l'islamico non l'abbia convertita, uccisa, o ripudiata, poi lei ama talmente gesù che... Fanno film per colpire ed essere famosi, piu li fanno strani piu parlano di loro.imho
     
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2 replies since 31/8/2012, 16:19   83 views
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