L'isola dei favolosi

Londra 2012: obiettivo Italia 25 medaglie

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    Londra 2012: obiettivo Italia 25 medaglie


    Puntiamo su scherma, nuoto e tiroLe ragazze azzurre fanno sognare
    di Mauro Caputi

    A Pechino furono 27 (8 d’oro), a Londra il Coni si augura una base di 25 medaglie. Ma, giustamente, spera in qualcosa di più. Da dove potrebbero arrivare i podi colorati di azzurro? Vediamo disciplina per disciplina quali sono gli atleti in grado di far gioire i tifosi del Belpaese in terra inglese.

    Cominciamo dalle discipline che dovrebbero, nei pronostici di tutti, darci le maggiori soddisfazioni: scherma e nuoto. All’Excel Exhibition Centre, Valentina Vezzali guarda tutti dall’alto dei suoi cinque ori olimpici. Le sue avversarie più temibili sono proprio le compagne di squadra Elisa di Francisca e Arianna Errigo, tutte in cima ai ranking iridati. Il sogno, sulla carta con basi molto solide, è di fare il pieno sia nell’individuale sia a squadre. Stesse prospettive nel fioretto maschile, con Andrea Cassarà, campione del mondo in carica, a preoccuparsi dei compagni Andrea Baldini e Valerio Aspromonte. A guardare i ranking il favore del pronostico è tutto tricolore. Nella spada Paolo Pizzo, iridato l’anno scorso nella sua Catania, ambisce con diritto al podio, come pure, fra le donne, Rossella Fiamingo (n.3 del ranking). Nella sciabola, la presenza di Aldo Montano (che ha superato in tempo i postumi dell’ultimo infortunio) ha portato ottimismo nell’ambiente.

    Capitolo nuoto con protagonista Federica Pellegrini. Iridata nei 200sl e 400sl (oltre che primatista), olimpionica nei 200sl è lei la favorita da battere. La francese Muffat e l’americana Melissa Franklin l’hanno messa nel mirino per i 200sl. Starà alla veneta confermarsi e, se il momento lo consentirà, magari guidare al podio la 4x200. Oltretutto, potrebbe diventare la prima nuotatrice italiana a podio in tre olimpiadi diverse. Ambizioni di finale, per adesso non parliamo di medaglie, per Alessia Filippi (argento negli 800sl a Pechino, qui ha scelto i 200 dorso), Arianna Barbieri e Ilaria Bianchi. In campo maschile si rinnova la sfida fra Fabio Scozzoli e il giapponese Kitajima nei 100 rana, mentre ambisce al podio il 17enne Gregorio Paltrinieri nei 1500sl. Nella velocità proveranno a dire la loro Filippo Magnini , Luca Dotto e Marco Orsi (attesi soprattutto nella 4x100sl). Un pensiero alla finale pure per Sebastiano Ranfagni, nei 200 dorso. Nel nuoto di fondo, Valerio Cleri potrebbe fare lo sgambetto al favorito Mellouli in virtù della maggiore esperienza sulla distanza dei 10km.

    C’è una disciplina dove l’Italia è prima nel medagliere olimpico di sempre e dove ha qualificato il numero massimo di atleti: è il tiro a volo e gli otto azzurri impegnati avranno il compito di confermare l’ottimo score. C’è Chiara Cainero che difende l’oro di Pechino nello skeet. Ci sono Giovanni Peliello (sesta olimpiade, due argenti e un bronzo nel trap) ed Ennio Falco (quinta olimpiade, oro ad Atlanta nello skeet). C’è Francesco D’Aniello (argento a Pechino nel double trap). Poi gli ‘esordienti’ Jessica Rossi (trap), Massimo Fabbrizi (trap, iridato in carica) e Luigi Lodde (skeet): sono alla prima olimpiade, ma nell’ultimo quadriennio hanno vinto di tutto. L’augurio è di tante soddisfazioni londinesi. Nel tiro a segno l’Italia schiera Niccolò Campriani iridato in carica nella carabina 10m. Nella stessa gara c’è l’outsider Marco De Nicolo. Nel tiro con l’arco difficile un risultato nell’individuale (ma Marco Galiazzo, oro ad Atene, alla sua terza olimpiade, dimostra che sperare non è sbagliato), qualche possibilità di podio c’è per la gara a squadra (argento a Pechino).

    Gli sport di combattimento sognano un bis di Pechino dove la boxe incamerò l’oro di Cammarelle, l’argento di Russo e il bronzo di Picardi; il judo l’oro della Quintavalle; il taekwondo l’argento di Sarmiento. La squadra di pugilato è sempre guidata dal ‘supermassimo’ Roberto Cammarelle, all’inseguimento del terzo podio olimpico. Il ‘massimo’ Clemente Russo insegue l’unico oro che gli manca in carriera. Valentino Picardi e l’emergente Vincenzo Mangiacapre hanno grandi ambizioni. La concorrenza è la solita: cubani, russi e paesi ex sovietici sopra tutti gli altri. Nel judo Giulia Quintavalle prova a concedere il bis, speranze di podio per il 25enne Elio Verde. Nel taekwondo, Carlo Molfetta è vicecampione del mondo nei +80kg, Mauro Sarmiento deve riconfermarsi nei -80kg.

    Speranze rosa dai tuffi e dalla vela. Quella di Londra potrebbe essere la volta buona per Tania Cagnotto che, nel trampolino 3m sembra destinata a essere battuta solo dalle due inarrivabili cinesi. Inoltre, la bolzanina ha ottime possibilità di medaglia anche nel sincro, in coppia con Francesca Dallapè. Le due vengono da quattro ori consecutivi agli Europei. La vela si affida ancora una volta all’intramontabile Alessandra Sensini (un oro, un argento conquistato a Pechino, due bronzi) nel windsurf, ma propone anche Giulia Conti e Giovanna Micol nella classe 470.

    Nel canottaggio il quattro di coppia e il quattro senza pl sfidano senza paura i favoritissimi britannici, oltre a Nuova Zelanda e Australia. Nella canoa l’obiettivo è di proseguire la striscia di podi inaugurata a Barcellona ’92: chiamati all’impresa Josefa Idem (47 anni) nel K1 500 e Max Benassi nel K1 1000. Più che speranze per Daniele Molmenti, nel K1 slalom: in effetti parte da favorito.

    Atletica in chiaroscuro. Ci si attende molto dalla marcia, con Alex Schwazer che difende l’oro di Pechino nella 50 km e si propone pure nella 20 km. Moderate speranze per i triplisti Di Donato e Greco. Per tutti gli altri l’impresa è raggiungere la finale. Sarebbe una bella favola soprattutto per Nicola Vizzoni, alla quarta olimpiade a 38 anni suonati. Fra le donne pesa l’assenza di Antonietta Di Martino. Le azzurre possono sperare in piazzamenti con Libania Grenot, Simona La Mantia e Chiara Rosa. Buone outsider Anna Incerti nella maratona ed Elisa Rigaudo nella marcia (dove è stata bronzo a Pechino).

    La ginnastica punta al gradino più alto con le ragazze della ritmica, iridate negli ultimi tre Mondiali ma sempre a rischio polemica con le giurie. Avversarie di sempre Russia e Bielorussia. Matteo Morandi, fresco argento Europeo agli anelli, cercherà di seguire le orme di Chechi. Vanessa Ferrari, se è al meglio della condizione, può dire la sua nel corpo libero.

    La squadra azzurra di ciclismo proverà a scombinare i piani di Cavendish, che desidera l’oro in casa. Modolo, Nibali, Trentin, Paolini e Pinotti sono un ottimo mix di esperienza e gioventù che deve rendere dura la gara. Se si arriva al comodo sprint nessuno potrà battere Cav. Fra le donne, invece, Giorgia Bronzini è nel lotto delle favorite proprio per le caratteristiche del percorso. Che però è congeniale anche alle tedesche Arndt e Teutenberg e all’olandese Vos. Tatiana Guderzo e Noemi Cantele hanno chances in caso di azione da lontano. In pista, medaglia possibile per Elia Viviani nell’omnium (specialità che esordisce ai Giochi). Aurelio Fontana ed Eva Lechner si giocano le loro carte nella mountain bike.

    Il tennis ha finalmente buone possibilità di muovere un medagliere fermo al bronzo di De Morpurgo nel 1924. Sara Errani è nona nel ranking Wta, ma soprattutto è in testa alle graduatorie di doppio con Roberta Vinci (quest’anno sette tornei vinti, fra cui il Roland Garros). L’unica incognita per le azzurre è l’erba di Wimbledon, superficie non proprio amata. In doppio anche Pennetta-Schiavone. Torna ai Giochi il doppio misto con Daniele Bracciali che farà coppia con Roberta Vinci.

    Sport a squadre senza calcio e basket. Ma con pallavolo e pallanuoto come di consueto al top. Il volley maschile, ancora una volta, deve battere innanzitutto il tabù olimpico. Anche negli anni in cui gli azzurri dominavano collezionando Mondiali e World League, ai Giochi succedeva sempre qualcosa che stoppava anzitempo il cammino. Da qualche anno l’Italia non è più padrona del campo, ma l’ultimo dominatore, il Brasile, si è perso proprio negli ultimi tempi. Molte le pretendenti al titolo (in primis la Polonia contro cui gli azzurri esordiscono), la sensazione è che conterà molto lo stato di forma con cui si arriva alla seconda settimana. Diverso il discorso per le donne, mai giunte nemmeno in semifinale. La squadra di Barbolini può comunque puntare a una medaglia. Come pure, ed è la prima volta da quando è diventata disciplina olimpica (a Sydney), la coppia femminile del beach volley. Greta Cicolari e Marta Menegatti sono campionesse europee 2011 e aspirano a scombinare i piani delle coppie brasiliane e statunitensi.

    La pallanuoto si presenta con il titolo di campione del mondo 2011, anche se l’ultima parte di stagione è stata travagliata a causa degli infortuni. Ora però il Settebello ha recuperato l’organico e Sandro Campagna guarda con più certezze al torneo. Avversari, di sempre, i croati (guidati dal ben noto Rudic), i montenegrini e gli ungheresi. Apertissimo il discorso nella competizione femminile. A parte la Gran Bretagna, le altre sette partecipanti sono tutte competitive. Il Setterosa di Conti ha appena vinto il titolo Europeo a Eindhoven e cercherà di farsi largo nella folta concorrenza di Russia, Usa, Australia, Cina, Spagna e Ungheria.





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    se non sbaglio sono 28 quindi obiettivo raggiunto :ok:
     
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  3. gineprone
     
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    Posso fare una domanda a tutto il forum?........capirai, questa chiede sempre.....
    no questa è una domanda intelligente, si inteellligente veramente , i miei 4 neuroni (di cui 1 è in ferie e un altro malato) hanno lavorato duramente x formulare la domanda.! :ph34r:

    la domanda è questa: quale è stata la medaglia italiana o anche la medaglia mancata che vi ha emozionato di piu'?
     
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    non ho seguito le olimpiadi, ogni tanto mi soffermavo a vedere qualcosina, però ho visto la gara di Pistorius, anche se non ha vinto medaglie ha vinto la sua grande volontà che lo ha portato fino alle olimpiadi :si:
     
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3 replies since 26/7/2012, 15:05   68 views
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