L'isola dei favolosi

I figli delle coppie omosessuali

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    Un noto psicanalista fa il punto della situazione sul preteso diritto delle coppie omosessuali di adottare dei bimbi, anche attraverso la tecnica dell’utero in affitto.

    Mi son trovata a leggere su Facebook, questo interessante articolo riportato dalla pagina Dico quello che penso, e mi ha colpito sulla verità sul mondo delle cosiddette «famiglie» omosessuali, viste in questo caso da un noto psicanalista, il professor Claudio Risè.

    qualcuno potrà sicuramente pensare : "Vedi come sei omofoba? Sei cattiva e intollerante. Ognuno ha diritto a dei figli! – Ma quello che dice l’articolo è vero! E non ci vogliono psicologi per capirlo. I gay pretendono di avere cose spacciandole per diritti, ma chi ha mai detto che avere figli è un diritto?

    Riporto l'articolo

    Lo psicanalista Claudio Risè, sociologo e già docente di Psicologia dell’Educazione all’Università di Milano ed esperto del campo educativo, ha preso posizione sulla moda odierna di dare ai bambini due padri, due madri o qualche nonna-madre.
    Tutti presi verso una sorta di utopica uguaglianza, «l’essere umano non viene più considerato come una persona con un suo corpo, ma solo come un oggetto prefabbricato. Qui si sta organizzando la produzione di bambini come adorabili oggetti di consumo», dice l’esperto.
    Sulla scia di sponsor del calibro di Elton John o Ricky Martin, anche in Italia sarebbero un centinaio le coppie omosessuali che ricorrono all’estero (da noi è vietata) per avere la maternità «surrogata»: in pratica nell’utero di una donatrice che offre a pagamento il proprio utero viene inserito un embrione formato dall’ovocita di una donatrice e il seme di uno dei due padri. Tutti pensano a soddisfare i propri desideri-diritti, peccato che, secondo il professore, «in assenza del genitore del proprio sesso, sarà molto difficile per quel bambino sviluppare la propria identità psicologica corrispondente. La psiche maschile e quella femminile sono molto diverse e l’identità complessiva si forma anche a partire dalla propria identità sessuale. Nel caso di maternità surrogata, lo sviluppo psicologico, affettivo, cognitivo di una bimba con due genitori di sesso maschile sarebbe in forte difficoltà: avrebbe problemi nel riconoscersi nel proprio sesso. Lo stesso accade al piccolo maschio».
    Nessun padre, nonostante la buona fede, può dunque svolgere il ruolo della madre. Spiega lo psicanalista: «La vita umana è inscritta in due ordini: il dato naturale, biologico, e quello simbolico che il bambino ha iscritto nella propria psiche, conscia e inconscia. Entrambi presiedono allo sviluppo, alla manifestazione di una capacità progettuale, alla crescita di un’affettività equilibrata. Il padre è un individuo di genere maschile che ha scritto nel suo patrimonio genetico, antropologico, affettivo e simbolico la storia del proprio genere. Proprio perché è un maschio e non è una donna, non può avere né il sapere naturale profondo, né quello simbolico materno. I due codici simbolici, paterno e materno, sono molto diversi: la madre è colei che soddisfa i bisogni, il padre è colui che dà luogo al movimento e propone il limite: indica la direzione e stabilisce dove non si può andare».
    Il professore cita diversi studi, sopratutto in area anglosassone e nordeuropea dove da tempo esistono coppie omosessuali con figli, i quali dimostrano che la mancanza di genitori di sesso diverso è fonte di problemi (un piccolo esempio in Ultimissima, 27/5/11), il più evidente dei quali – quando i genitori sono di sesso opposto – è la formazione dell’immagine sessuale profonda. Anche perché «l’esperienza del contatto fisico con la madre, nella cui pancia si è stati, è riconosciuta dalla psichiatria e dalle psiconalisi come fondativa della personalità e della stessa corporeità».
    Se questo è vero, il problema più profondo della modernità è il materialismo «fondato sulla soddisfazione narcisistica dei bisogni indotti dal sistema di consumo. Il bimbo “fabbricato” è uno di questi nuovi bisogni» [...].


    Che dire? Un articolo che esprime con chiarezza l’idea che se la natura ci ha creati maschi e femmine, che diritto ha l’uomo di stravolgere questa legge naturale?

    La verità è che troppo spesso, nella nostra società moderna e caotica, si pensa soltanto a soddisfare il proprio diritto egoistico, e non importa se poi questo diritto si ripercuote negativamente su chi non può scegliere.
    Il bambino che viene al mondo, è sempre più considerato un oggetto del desiderio e perfino un'arma di battaglie e di consumo, più che un essere umano con una propria identità e delle proprie esigenze.

    Negandogli il sacrosanto diritto di avere un padre e una madre.

    dopo aver letto l'articolo che ne pensate?
     
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    L'eletto

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    Io penso che... sicuramente la natura ha creato due sessi e questo non è un dettaglio trascurabile.
    Sicuramente l'ambiente ideale per un bambino è quello in cui ha accanto una mamma ed un papà (femmina e maschio).
    Però l'omosessuale è un errore della natura, non dell'uomo.
    I figli non sono un diritto, su questo sono d'accordo, nè per gli omosessuali, nè per le donne "anziane", quindi il figlio "fatto apposta" magari no, ma il bambino solo dato in adozione... si, perchè di bambini che devono crescere senza una figura genitoriale o magari senza entrambe, ce ne sono tanti e due omosessuali che gli si affezionano non possono essere una condizione peggiore.
     
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    Sì ok dato in adozione sta meglio che in un istituto, :) ma ci son tante coppie normali (e la parola normali non lo metto fra virgolette, perchè non mi dissocio da quello che scrivo) che aspettano, perchè darlo ad una coppia omosessuale? lui (o lei) mica lo sceglie) per fare notizia? per una ideologia? ma tu pensa sto povero disgraziato, che già ha la sfortuna di essere senza genitori naturali, e poi viene dato in adozione a due gay!!! che equilibrio vuoi che abbia?
     
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  4. LisaChanel
     
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    Io penso che se un uomo o una donna si innamorano di una persona del loro stesso sesso possano fare quello che vogliono perchè non ci trovo niente di male e non vedo perchè debbano essere discriminati o offesi se si amano, sono fatti loro. Però ritengo davvero eccessiva l'adozione. Non perchè quei genitori non potranno mai amarlo o sentirlo come proprio figlio, ma per lo stile di vita in cui crescerà, sicuramente sarà influenzato, e sinceramente io non vorrei essere il figlio di due uomini o due donne e dovermi chiedere chi è la mia mamma e chi è il mio papà fra i due, è tutto un fattore psicologico e quel bambino potrebbe avere seri problemi psicologici nella crescita. Trovo ancora molto più sconvolgente la notizia di qualche tempo fa riguardante un uomo che si è fatto impiantare con un operazione un utero e si è fatto fecondare portando in grembo un bambino per 9 mesi e partorendo con parto cesareo. Questo lo ritengo inammissibile e QUESTO secondo me è il significato di contro natura, non l'amore fra due persone indipendentemente dal sesso. Finchè si parla di relazioni e matrimoni io sono d'accordo, ma se si va oltre e andiamo a parlare di bambini adottati non posso che disapprovare e dare il mio giudizio totalmente sfavorevole.
     
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    anche io la penso così :si:
     
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4 replies since 17/10/2011, 16:46   73 views
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