L'isola dei favolosi

Quando diventiamo "grandi"?

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    Da cosa si capisce che si è diventati adulti?

    quando si è ragazzi diventare grandi vuol dire, appunto, diventare adulti, quando si è superato il mezzo secolo, diventare grandi, vuol dire diventare vecchi.

    Non mi piace la parola - vecchio -, direi che quando si supera una certa soglia si è Grandi, dà il senso di nobiltà alla persona, di pienezza, mentre diventare vecchi, è un dispregiativo.

    Alcuni son proprio vecchi, a cui l'appellativo "vecchio" sta proprio bene, :si: è quella categoria, che diventando vecchio diventa rabbioso, astioso, invidioso, lamentoso, quelli a cui non va bene niente.

    Gli altri sono grandi e in tutti i due i casi quando diventiamo grandi?

    Me lo chiedo spesso.

    Ma credo sia una domanda comune a tutti: quando diventiamo "grandi"?

    C’è un’età precisa? Un momento esatto? :rolleyes:



     
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  2. eros35
     
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    diventi grande quando cominci a pagare bollette del telefono,ricarica telefonino,acqua,luce,gas,riscaldamento,canone tv.internet,spazzatura,assicurazione auto,assicurazione casa,mutuo casa,ici,retta per la scuola,libri scolastici....certamente ne ho dimenticato tante altre perchè sono diventato troppo presto "grande"
     
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    L'eletto

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    L'unica cosa certa è che non c'è un'età o un momento uguale per tutti.

    Io credo che diventi grande quando ti senti solo.
     
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    questa poesia può dare qualche risposta?

    SE…

    Se riesci a conservare il controllo quando tutti
    Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;
    Se riesci ad aver fiducia in te quando tutti
    Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;
    Se riesci ad aspettare e non stancarti di aspettare,
    O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,
    O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,
    E tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio;

    Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;
    Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;
    Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina
    E trattare allo stesso modo quei due impostori;
    Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto
    Distorta da furfanti per ingannare gli sciocchi
    O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, infrante,
    E piegarti a ricostruirle con strumenti logori;

    Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
    E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
    E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
    E non dire una parola sulla perdita;
    Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi
    A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
    E a tener duro quando in te non resta altro
    Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”.

    Se riesci a parlare con la folla e a conservare la tua virtù,
    E a camminare con i Re senza perdere il contatto con la gente,
    Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,
    Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
    Se riesci a occupare il minuto inesorabile
    Dando valore a ogni minuto che passa,
    Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa,
    E – quel che è di più – sei un Uomo, figlio mio!

    (Rudyard Kipling)
     
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3 replies since 1/7/2011, 12:49   47 views
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