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Vi siete mai domandati cos’è la felicità? In linea di massima si potrebbe definire come uno stato d’animo, che tutti sperimentiamo nella vita, prima o poi, ma resta comunque un concetto estremamente volatile, poiché assume forme diverse per ciascuno. La psiche degli esseri umani è assai complessa, e così anche i meccanismi da cui scaturiscono senso di benessere e positività. Ci si trova a domandarsi, per esempio, perché mai per alcuni stare bene, sentirsi felici sia una condizione intima dell’animo, assolutamente indipendente da fattori esterni, mentre per altri rappresenti una vera e propria chimera irraggiungibile.
Quante persone conosciamo che sembrano sempre scontente di tutto, nonostante non abbiano apparentemente motivi per esserlo, e altre che, al contrario, gioiscono anche quando tutto sembrerebbe congiurare contro di loro? Da cosa dipende l’attitudine alla felicità? E’ una inclinazione naturale del carattere, una conquista, un sintomo di stupidità? Nulla di tutto ciò, stando ad una ricerca inglese, il segreto della felicità risiede nei geni, ovvero, nel DNA di ciascuno di noi.
Lo ereditiamo dai nostri genitori, se siamo fortunati. E’ quanto affermano i ricercatori della prestigiosa London School of Economic, che hanno coinvolto in una indagine mirata 2500 persone. Al campione è stato chiesto, in una prima fase dell’esperimento, di indicare il proprio grado di soddisfazione generale.
Dopodiché, le stesse persone sono state sottoposte a dei test genetici, e il risultato è stato che coloro che avevano il gene 5-HTT in doppia copia, perché ereditato sia dalla madre che dal padre, si dichiaravano felici nel 69% dei casi, contro la metà di coloro che erano sprovvisti del suddetto gene. Ora, la domanda sorge spontanea: dunque per coloro che hanno un DNA sfortunato, sperimentare la felicità è impossibile?
Vi lascio alle vostre personali riflessioni, ma con la risposta dei ricercatori britannici: “Ovviamente non è un gene a determinare il nostro benessere, ma questa è una dimostrazione del fatto che c’è una linea di base determinata, che spiega ad esempio perché alcune persone sono naturalmente più felici e altre no“.
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