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Quando si impara qualcosa, di solito, l'unico modo per verificare se l'abbiamo davvero capita è metterla in pratica; non per niente esistono i compiti in classe a scuola, l'esame di guida per la patente, il tirocinio in corsia per i futuri medici etc.
Quando si impara davvero qualcosa, comprendendola a fondo, è molto difficile tornare ad agire come si faceva prima di acquisire tale conoscenza; dopo la scuola non possiamo più ignorare il risultato di 2+2, né dimenticare l'alfabeto per la lettura. Allo stesso modo chi ha la patente esegue i movimenti della guida in modo automatico, senza più pensarci, nonostante all'inizio fosse tanto difficile coordinare frizione, marcia ed acceleratore. La stessa identica cosa accade con la nostra anima; quando essa si accende nella comprensione di qualcosa, non si può più tornare indietro, non si può più essere come eravamo prima.
Pensate alle persone che praticano la meditazione; passano ore in silenzio, alla ricerca del totale controllo di se stessi, dei propri pensieri e delle proprie emozioni. E' una pratica meravigliosa, ma a cosa serve se, una volta terminata quell'ora di meditazione, non abbiamo migliorato la nostra capacità generale di autocontrollo e, magari poco dopo, ci innervosiamo perché non riusciamo a trovare un parcheggio?
La prova del nove di tutto quello che siamo e che abbiamo appreso è la nostra stessa esistenza.
vite di molte persone, che per motivi etici, morali o religiosi, scelgono di condurre felicemente: vite fatte di castità, di frugalità, di sacrifici, di solitudine.
La maggior parte di noi pensa che determinate privazioni siano una sorta di violenza inutile e che, in nessun caso, possano condurre alla felicità. In realtà, quando l'anima comprende davvero determinate concetti è impossibile comportarsi diversamente; mettere in pratica quello che si è capito diventa l'esperienza più soddisfacente che una persona possa provare.
Quello che è davvero triste è invece il contrario; vedere persone che pensavano di aver capito tutto e che, nel momento della "prova del nove", ricadono di continuo nel loro vecchio modo di fare
fonte. -
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Non penso affatto che certe cose siano inutili. Anzi penso che praticamente nulla è davvero inutile.
Però hai ragione: prendere la patente e poi non riuscire a guidare è una bella delusione e solo col pensiero positivo (di altro post) si può non perdere la stima per sè stessi per il fallimento.
(Ho un pò esagerato...però il concetto c'è...giusto?). -
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Giusto!!
(devo giudare in pò è un bel pò che non guido io, mi sa che se continuo così mi dimentico come si fa ). -
siukk.
User deleted
Mi piace quel che hai scritto farfallina e vorrei intervenire su qualche cosetta: innanzitutto vorrei chiarire che di prova del 9 ricordo solo quella che si faceva a scuola per verificare se il risultato algebrico era esatto. Poichè non sono un maschilista, mi piace allargare i miei pensieri, sono pronto ai cambiamenti e convinto che niente sia dovuto. Detto questo penso che quando si impara qualcosa e poi si mette in atto, il più delle volte si rimane colpiti dalla differenza che c'è tra teoria e pratica; nel caso preso in esame da te la cosa è un po diversa: credo che anche dopo anni di esperienza una donna al volante sia sempre un pericolo costante (kissà perchè i proverbi non sbagliano mai!?!?). Prendendo in esame la meditazione credo che serva proprio a diminuire i casi in cui il nostro autocontrollo trascende: facendo molti oooommmm il nostro equilibrio psicofisico prende nuova linfa da poter gestire nei momenti più bisognosi (il traffico è uno di questi). Il mio cantante preferito (Franco Battiato) fa largo uso della meditazione, e dai suoi scritti ho capito che questa tecnica è fonte di energia. L'intervista che Daniele Bossari gli fa nel libro.....(non ricordo il titolo) dà un'ampia visione di ciò che è la meditazione; vorrei cimentarmi su questa tecnica di rilassamento e autocontrollo, ma per il momento non mi sento pronto. Avere un guida per iniziare è quasi d'obbligo secondo me, un tutor può facilitare molte cose. Come quando ho smesso di fumare....senza tutor sarebbe stato molto + difficile o addirittura non ce l'avrei mai fatta.
Nell'ultima parte del tuo discorso dici che trovi triste vedere persone che sembrano aver capito (o imparato) la lezione e poi in pratica.....io penso che il cambiamento sia nella natura delle cose, niente è immobile, tutto cambia, ma per cambiare bisogna prepararsi a nuovi stati di coscenza a nuove esperienze di vita: non tutti sono in grado di farlo fin da subito, serve tempo (e anche qualcos'altro) e per qualcuno (più di qualcuno) mooolto tempo.
Mi resta poco tempo (devo tornare a lavorare ) spero di non essere stato pesante e tedioso. Un saluto e a presto. -
.CITAZIONEuna donna al volante sia sempre un pericolo costante (kissà perchè i proverbi non sbagliano mai!?!?).
ti sembrerà strano, (visto che sono una donna), ma non solo sono un pericolo, ma sono aggressive e prepotenti, e se un uomo osa dire qualcosa, lo castrano a parole ( odio le donne di oggi e il loro modo di fare, così lontano dal mio modo di vedere )
hai perfettamente ragione, se non c'è una guida, un imput, un motivo valido, cambiare qualcosa della nostra vita e mantenerla, è difficilissimo.