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Primo Carosello della Storia 1957
Milano nevicata 1985
Quando ero ragazzina negli anni sessanta, fare "shopping" significava ancora solo guardare le vetrine; si entrava nei negozi solo se si aveva intenzione di comprare qualcosa.
Sembrava che la soglia del negozio rappresentasse una sorta di "colonne d'Ercole" al di là delle quali il negoziante ti aspettava pronto a giudicarti male se entravi nel suo esercizio senza acquistare nulla.
Solo chiedere un prezzo era una sorta di vergognosa ammissione d'essere poveri, nessuno chiedeva il prezzo, specie di un capo d'abbigliamento.
Questo sicuramente portava ad un decremento del volume d'affari, tanto che ad un certo punto qualcuno se ne accorse e, su alcuni ingressi, cominciò ad apparire un cartello con la scritta "Ingresso libero" per far capire che c'era un'oasi commerciale in cui si poteva entrare a curiosare senza temere assalti da parte dei negozianti e commessi.
Anche al mercato non si chiedeva il prezzo, non si mercanteggiava, una cosa se piaceva si acquistava, altrimenti si faceva a meno anche di guardare, ricordo gli strattoni di mamma, quando mi fermavo ad osservare qualche banchetto, non stava bene guardare, sembrare interessati, e non comprare, si faceva una brutta figura.
Comprare a sottocosto o a prezzo conveniente, non era un vanto, ma una vergogna.
a volte quando da più grande disponevo dei miei soldini, compravo ai banchetti del mercato, qualche capo, lo pagavo 1.000 lire ( non ricordo bene i prezzi di allora, ma sempre poco) quando lo indossavo che mi facevano i complimenti, dicevo di averlo comprato nel Tal negozio e di averlo pagato 10.000 lire, allora era un capo belllissimo acquistava molto più valore, e la gente ti guardava con rispetto e invidia.
Poi arrivò in città il primo supermercato!!! era la Standa una sorta di paradiso terrestre, dove entrare senza acquistare era normale.
Nei miei ricordi ho una borsa di plastica piegata e tenuta gelosamente nel cassetto, del comò della camera da letto. Era la mia prima borsa di plastica, la guardavo e pensavo "sembra una canottiera"
Ci sono riuscita, dopo tanto girovagare sulla rete li ho finalmente trovati!!
Chi li ricorda i pupazzi in avventure di fantascienza con la testa grossa dei primi anni ’60 ?
Chi oggi è un cinquantenne li ricorderà senz’altro, erano i miei preferiti, li guardavo sempre,
Stingray è una serie televisiva andata in onda dal 1964 al 1965.
Il programma viene prodotto utilizzando esclusivamente pupazzi animati e scenografie in scala. La serie tratta delle avventure di un'organizzazione militare dotata di mezzi sottomarini, di superficie e aeronautici.
il nome della serie però non mi sembra fosse quello, non lo ricordo in italiano.. qualcuno si ricorda il titolo italiano?
Con il Flit
chi si ricorda come si faceva la caccia alle zanzare, quando non c'erano forni fornelli zampironi ecc?
un vecchio erogatore di D.D.T
mi ricordo mamma che per prendere le zanzare adoperava il bastone della scopa e sulla cima ci metteva, con un chiodo o una vite, il coperchio rovesciato del lucido da scarpe .
dentro il coperchio ci metteva dell'olio di oliva e partiva alla caccia piano piano avvicinava il coperchietto al soffitto, e quando era ad una minima distanza dalla zanzara... un colpo deciso e veloce intrappolava la zanzara ... un attimo ferma così, si sentiva ronzare un pò e poi si guardavano i trofei ... ci si godeva lo spettacolo...ste zanzare rimanevano invischiate nell'olio con le zampe in su
le zanzare una volta stavano sul soffitto, ed era facile prenderle con il "coperchietto rovesciato" adesso sul soffitto non ne vedi più, sono scese ai piani inferiori e il coperchietto anche volendo non sarebbe più efficace.
e voi ricordate qualche altro metodo per acchiappare queste fastidiose creature?
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