L'isola dei favolosi

  1. Mamma?

    AvatarBy chao il 12 May 2011
     
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    La ricorrenza è passata, ma quest'anno l'ho "festeggiata" non ricordando la mamma o facendo auguri, ma pensando a me come mamma, un ruolo che svolgo in modo forse un pò atipico, però non faccio diversamente, sia perchè questo è quello che mi viene naturale, sia perchè ci credo e anche perchè... se dovessi costringermi a fare la mamma "da festa della mamma", penso impazzirei.




    Non sono una mamma festeggiabile a maggio.
    Non sono una mamma da rose rosse e cioccolattini ripieni.

    Non sono una mamma che sta sveglia quando i figli sono fuori,
    che prepara le valigie quando fanno le gite,
    che riordina gli armadi
    che proibisce più di una volta.

    Non sono una mamma che telefona,
    che fa rispettare gli orari, che impedisce di sbagliare.

    Non sono una mamma da "ti accompagno",
    ma da "andiamo".
    Non da piatto pronto in tavola, da compiti insieme.
    Non mamma da carezza, ma da prendere in braccio,
    da Wii, da tatuaggio, da moto, da "adesso tocca a te!"

    Non sono una mamma da festeggiare a maggio,
    ma quando capita.




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    Sotto certi aspetti sei una mamma tedesca :) ;)

    Avrei voluto essere mamma crucca anche io, ma ognuno è mamma come le viene, non si può imporre un comportamento da genitore diverso da come una persona è.
    Son stata mamma italiana, di mia mamma e mamma italiana di mio figlio.
    Il discorso del genitore è un discorso molto lungo da fare.
    A volte discutiamo in casa (mio marito ed io) e rimaniamo sbalorditi di quanto sono apprezzate dai figli, a volte, mamme che nella loro vita han pensato solo a se stesse, mamme assenti, mamme che hanno avuto vite "proprie" e i figli pendono dalle loro labbra, le adorano le idolatrano, come fossero delle icone da culto, per attirare la loro attenzione, d'accordo, ma hanno dai figli quel rispetto e devozione che non si meritano.
    Hai presente la canzone "balocchi e profumi"? ecco tanto per intenderci ;)
    La mamma, secondo me, è quella che è perchè così è, non puoi essere mamma diversa.
    Io son mamma come mi viene, e sarò nonna (forse un giorno) come mi verrà di essere.
    Io sono mamma di Maggio :fiori:

    ciao Giusy in festa :Bacio:
     
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    Ti pensavo mentre scrivevo questa cosa. A te e ad altre mamme più "italiane", come le definisci tu. :)
    Dico sempre che se c'è una libertà che non deve essere toccata è quella di poter crescere i propri figli secondo le proprie convinzioni (chiaramente finchè c'è amore) e sono convinta di questo. Quindi non mi permetterei mai, nè mi interessa, giudicare le scelte di altri.
    Però, rifletto. Io non mi sento una madre peggiore perchè dormo se i miei figli sono fuori. I miei ragionamenti saranno contorti, ma penso che soffrirei uguale se a mio figlio accadesse qualcosa a 30 anni ... e non me la sento di passare la vita seguendo i loro impegni...:( Trovo che la vita sia "cattiva" quindi sono rassegnata. Lo so, è difficile da comprendere.
    D'altra parte, come convieni anche tu, sforzarsi di essere diverse sarebbe inutile!
    :fiori:
     
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    Io non mi sento una madre peggiore perchè dormo se i miei figli sono fuori.

    Credo per questa specifica cosa, (dell'ansia notturna) che moltissima importanza ha l'ambiente in cui vivi :si:
    che ne sai, che vivendo in un ambiente malsano, pieno di drogati pronti ad ucciderti per rubarti il cellulare, o delinquenti di tutte le razze, che il loro credo è "Mors tua vita mea" forse, penso che anche a te ti si sarebbero rizzati i capelli in testa, fino a che non li sentivi rientrare? :)

    per gli altri comportamenti, penso sia proprio così ognuna cresce i propri figli secondo le sue inclinazioni e il suo credo, tanto stai tranquilla che come fai fai, si sbaglia sempre qualcosa, sia ad essere troppo apprensivi che a non esserlo.
    Hanno voglia di imbottirci con teorie, ogni volta contrastanti, prima dicevano che bisogna essere genitori/amici dei propri figli, poi dicono che non bisogna assolutamente essere amici dei figli, perchè altrimenti loro non hanno una guida, un punto di riferimento, dei punti fermi, che bisogna punire e dire di no, per insegnare loro a vivere. Molti figli ho sentito in tv, lamentarsi e quasi "odiare" il genitore troppo permissivo che non gli ha mai detto un no, e non gli ha dato modo di crescere.
    Io vedo che anche senza punizioni e no, la strada giusta l'ha trovata lo stesso ;)

    In questa fase della sua vita, sento il distacco, sento che ha spiccato il volo, non ha più "bisogno" di me, io guardo il suo volo, ma non più con apprensione, ma a cuor leggero, so che ormai ha le ali molto forti.
    e nonostante abbia sbagliato, con lui, in tante cose... il "lavoro" è riuscito bene ;)
     
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    Forse se avessi vissuto in altri ambienti sarebbe diverso... Non lo posso sapere.
    Sull'essere amici dei figli, non mi è ben chiaro cosa significhi in pratica, ma io non mi sento amica.
    Mi sento mamma che ascolta, parla e rispetta. Posso dire che non sono d'accordo, posso dirlo 2-3-10 volte. Ma poi la vita è loro.
    Spero un giorno di poter dire parole come le tue, ma se così non fosse... non avrei saputo fare diversamente, quindi non penso che mi rimprovererò qualcosa.
     
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    Un tempo i genitori si facevano meno problemi di noi :(

    Mia povera mamma mi ha sempre detto che ero il bastone della sua vecchiaia, che i figli servono solo a badarti quando sei vecchio, non hanno nessun altro diritto e scopo.

    Mia povera suocera idem, voleva che mettessi al mondo il secondo figlio, perchè? (testuali parole) "se succede qualcosa a uno almeno hai l'altro che ti bada quando sei vecchia"

    Noi fortunatamente oggi vediamo i figli come esseri umani pari a noi e non come schiavi ai nostri piedi.

    nelle altre culture purtroppo è ancora peggio, ricordo padre e figlio, muratori (arabi) che hanno fatto i lavori nell'appartamento di povera mamma.
    Il figlio un ragazzo di 25/26 anni, quasi due metri, ha fatto la maggior parte lui il lavoro lavorava 10/12 ore al giorno,.. sapeva poche cose in italiano, ma queste cose le ripeteva ogni giorno : "Mio padre mi ha dato da mangiare io devo lavorare per lui, è lui che mi ha fatto crescere, che mi ha dato da mangiare e fatto venire grande"

     
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5 replies since 12/5/2011, 08:42   39 views
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