La ricorrenza è passata, ma quest'anno l'ho "festeggiata" non ricordando la mamma o facendo auguri, ma pensando a me come mamma, un ruolo che svolgo in modo forse un pò atipico, però non faccio diversamente, sia perchè questo è quello che mi viene naturale, sia perchè ci credo e anche perchè... se dovessi costringermi a fare la mamma "da festa della mamma", penso impazzirei.
Non sono una mamma festeggiabile a maggio.
Non sono una mamma da rose rosse e cioccolattini ripieni.
Non sono una mamma che sta sveglia quando i figli sono fuori,
che prepara le valigie quando fanno le gite,
che riordina gli armadi
che proibisce più di una volta.
Non sono una mamma che telefona,
che fa rispettare gli orari, che impedisce di sbagliare.
Non sono una mamma da "ti accompagno",
ma da "andiamo".
Non da piatto pronto in tavola, da compiti insieme.
Non mamma da carezza, ma da prendere in braccio,
da Wii, da tatuaggio, da moto, da "adesso tocca a te!"
Non sono una mamma da festeggiare a maggio,
ma quando capita.
Non sono una mamma festeggiabile a maggio.
Non sono una mamma da rose rosse e cioccolattini ripieni.
Non sono una mamma che sta sveglia quando i figli sono fuori,
che prepara le valigie quando fanno le gite,
che riordina gli armadi
che proibisce più di una volta.
Non sono una mamma che telefona,
che fa rispettare gli orari, che impedisce di sbagliare.
Non sono una mamma da "ti accompagno",
ma da "andiamo".
Non da piatto pronto in tavola, da compiti insieme.
Non mamma da carezza, ma da prendere in braccio,
da Wii, da tatuaggio, da moto, da "adesso tocca a te!"
Non sono una mamma da festeggiare a maggio,
ma quando capita.
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