L'isola dei favolosi

Image and video hosting by TinyPic
  1. Mamma?

    AvatarBy chao il 12 May 2011
    5 Comments   39 Views
    .
    La ricorrenza è passata, ma quest'anno l'ho "festeggiata" non ricordando la mamma o facendo auguri, ma pensando a me come mamma, un ruolo che svolgo in modo forse un pò atipico, però non faccio diversamente, sia perchè questo è quello che mi viene naturale, sia perchè ci credo e anche perchè... se dovessi costringermi a fare la mamma "da festa della mamma", penso impazzirei.




    Non sono una mamma festeggiabile a maggio.
    Non sono una mamma da rose rosse e cioccolattini ripieni.

    Non sono una mamma che sta sveglia quando i figli sono fuori,
    che prepara le valigie quando fanno le gite,
    che riordina gli armadi
    che proibisce più di una volta.

    Non sono una mamma che telefona,
    che fa rispettare gli orari, che impedisce di sbagliare.

    Non sono una mamma da "ti accompagno",
    ma da "andiamo".
    Non da piatto pronto in tavola, da compiti insieme.
    Non mamma da carezza, ma da prendere in braccio,
    da Wii, da tatuaggio, da moto, da "adesso tocca a te!"

    Non sono una mamma da festeggiare a maggio,
    ma quando capita.




    Last Post by *farfallina* il 12 May 2011
    .
  2. Glicine

    AvatarBy chao il 4 April 2011
    2 Comments   20 Views
    .


    Il glicine è una pianta impaziente, come quelle donne che escono
    in fretta e si truccano in macchina, ma se non si truccassero
    sarebbero belle lo stesso.
    Si spoglia d'inverno, ma non appena sente il calore del sole
    è frettoloso e si riempie di fiori, ancor prima che di foglie,
    e mostra i rami nudi coi grappoli profumati.



    E' giù alla scala di casa mia un grande albero di glicine.
    La "scala di casa mia" sono duecentotrenta scalini che da
    casa mia a scendere portano alla strada sottostante,
    oppure trentadue scalini che, a salire, portano alla strada
    sovrastante.
    Faccio gli uni o gli altri a seconda di dove devo andare.
    Di solito quelli a scendere se vado all'interno del paese e quelli
    a salire se prendo l'auto e me ne vado via.
    Faccio quelli a scendere se devo andare a lavorare.
    Dalla cima della scala, imboccando il percorso tra i muri delle case,
    al mattino quando l'aria non è piena dei profumi della gente o degli
    odori di cucina o dei detersivi che, da abiti stesi e acqua nelle scale,
    mi fanno pensare che per molti "pulito" è assolutamente sinonimo
    di "odore di detersivo", quando tutti questi odori "di genere umano"
    ancora non si propagano nell'aria, è il profumo intenso del glicine
    che la fa da padrone.
    Sale su, tra le scale, tra le case, sembra qualcosa di tangibile.
    Lo immagino denso profumo invisibile che invade i vicoli.
    Al mattino, quando il mio umore non è mai al meglio di sè, quando
    non vorrei star andando a lavorare, quando cerco energie e voglia
    e scendo le scale in fretta, sentire da sopra il profumo del glicine,
    avvicinarmi a lui, mi carica un pò.
    Un secondo, un secondo solo, mi fermo sempre a guardarlo... e poi
    vado.
    Più avanti si coprirà di foglie; fiori e profumo diminuiranno, ci sarà
    il caldo a dominare su tutto, ma io ormai mi sarà riabituata al lavoro
    e lui... avrà svolto il compito che è utile a me: aiutarmi a ricominciare,
    venendomi incontro nelle scale, al mattino.


    image



    Il glicine, nel linguaggio dei fiori, rappresenta
    la disponbilità e l'amicizia.

    Last Post by cicciuzzabedda il 14 April 2011
    .
  3. No

    AvatarBy chao il 1 Mar. 2011
    1 Comments   10 Views
    .

    "Con un "sì" t'impicci, con un "no" ti spicci.


    Doloroso da dire, ma basterebbe pensare alla meravigliosa sensazione di vuoto liberatorio che c'è dopo...

    E nemmeno per grandi cose...
    Anche solo per buttare un vestito, un oggetto, un ricordo, una visita, un'abitudine...


    Spazio. Fisico e mentale.



    image




    Last Post by *farfallina* il 1 Mar. 2011
    .
  4. Nordici eroi

    AvatarBy chao il 5 Dec. 2010
    3 Comments   45 Views
    .
    Sono giorni che molti amici virtuali mi parlano di numeri e non vanno mai più su del 5, ed io li comprendo (in quel senso complicato del verbo comprendere che racchiude la partecipazione piena al loro stato d'animo), ma in cambio essi non si rendono conto che il loro 4 e il loro 5 equivale esattamente al mio 14-15 e non hanno la stessa considerazione, tutt'altro!!

    Ora che è tutto chiaro (giusto??), scrivo questo breve saluto per gli amici che abitano ai "piani alti" rispetto a me.





    Amico/a che vivi in condizioni "estreme",
    a pochi km da cime innevate, tu che soppravvivi dove io sarei incapace... ti ammiro!

    Tu che in casa hai lo stesso tepore che nei centri commerciali
    e che vivi senza spifferi, senza tetti a cupola, senza ampie vetrate
    e con i doppi e tripli vetri alle finestre;
    tu che affermi (illudendoti che io ci creda) di non indossare i mutandoni di lana sotto i pantaloni (ma io li ho visti in vendita dalle tue parti!),
    tu che sfidi indifferente tempeste e aria ghiacciata, gelida come lamiere sottili che sfiorano la pelle, sei ammirevole!

    Amico/a che ti sei ingegnato a buttare acqua calda su parabrezza gelati
    (io mai visti!), che in garage tieni la pala, che sai già da piccolo che esiste
    un freddo più freddo di quando c'è la neve... (ed io che fino a quattro anni fa
    credevo che il massimo del freddo possibile fosse la neve!),
    tu che hai il coraggio di definire 10° "tepore primaverile", tu che sei efficiente come raccontano le dicerie sulla gente della tua latitudine, attivo e mai pigro e non trovi scuse e non guardi il cielo prima di uscire, ma al massimo guardi le strade per decidere che mezzo usare e che esci sempre,
    ho capito perchè cammini veloce anche in vacanza e quando non hai orari!

    Tu, amico/a nordico che vivi lassù e che dici che la neve ha un profumo ( !!!)....
    amico nordico... io ho freddo, ma... buona giornata a te!
    Last Post by chao il 23 Dec. 2010
    .
  5. Due

    AvatarBy chao il 1 Dec. 2010
    3 Comments   8 Views
    .
    Guardo il sole, il suo riflesso, il mondo limpido e chiaro,
    luce e colore:
    bagliore che si lascia intuire anche dove non arriva.
    Guardo il mondo col sole e mi sento forte e capace di fare,
    di parlare, di agire, di partire.

    Guardo lo stesso monte, lo stesso mare, la stessa vita,
    ma senza luce, coi toni del grigio, con le ombre
    che avvolgono il davanti e il dietro delle cose.
    Sento il grigio anche dentro, mi chiudo, mi sento troppo fragile,
    senza coraggio, senza voglia di uscire e di fare.

    Finchè sole e ombre, luce e buio, mattino e sera non saranno uniformi,
    finchè non smetterò di sentirmi forte e poi inutile,
    di farmi influenzare da avvenimenti così innocui e banali
    come un cielo limpido o una giornata di pioggia
    tanto da sentirmi due persone distinte, impavida la prima, incapace l'altra,

    finchè sarò così influenzabile, non potrò mai
    realizzare desideri che vanno oltre lo spazio di una giornata di sole.






    image

    Last Post by *farfallina* il 1 Dec. 2010
    .
  6. Potere al caffè

    AvatarBy chao il 1 Dec. 2010
    5 Comments   8 Views
    .
    Mi capita di chiedere al caffè di risvegliarmi e mi aspetto da lui
    che risvegli anche i sensi.

    Ho chiesto al caffè di farmi passare il mal di testa
    o anche di aiutarmi a digerire.

    Chiedo al caffè di farmi guardare avanti,
    a volte gli ho chiesto di farmi scordare la tristezza
    e perfino gli ho chiesto di darmi coraggio.

    Chiedo al caffè di farmi diventare piacevoli i minuti per me,
    quelli che mi prendo quando non dovrei.
    Gli chiedo di riscaldarmi, gli ho chiesto di farmi sentire bene.

    Gli ho chiesto di essere medicina, cibo, calore e anche amico.

    Lo chiedo al caffè perchè mi sembra l'unico che potrebbe
    fare queste cose e lo chiedo al caffè perchè lo tengo in mano:
    le stelle son troppo lontane!
    Last Post by beatofpleasure il 4 Dec. 2010
    .
  7. Una notte

    AvatarBy chao il 30 Oct. 2010
    1 Comments   4 Views
    .


    Un rettangolo che sembra un vecchio modello di videoregistratore,
    di quelli con la cassetta che era un mattoncino.
    Un display celeste diviso in due parti: una, la maggiore, con delle collinette che si disegnano
    incessantemente e lungo tutto il percorso,
    per ricominciare sempre da capo, da sinistra verso destra.
    L'altro spazio, più piccolo, contiene due numeri, uno in alto, uno in basso.
    Normalmente quello in alto è più grande, quello sotto è minore.
    Mi hanno ossessionata nella notte, fino a far caso che quando quello
    di sotto supera il 100, lui sta per agitarsi, muoversi, strapparsi la mascherina.
    Sono arrivata a convincermi che se quando il numero comincia a salire,
    gli alzo un pochino la mano che gli stringo si calmerà.
    Forse è solo una convinzione dovuta alla necessità di trovare un rimedio.

    Dormire su una sedia è un'impresa.
    Improvvisamente ti accorgi che il collo è solo un sottile sostegno
    che soffre se deve reggere una testa assonnata
    e la schiena non tollera appoggi duri e spigoli, posizioni curve prolungate,
    che la posizione orizzontale può essere un bisogno.
    Alla fine, anche lo stare in piedi per ore a tenere una mano non è peggio.

    Aspettavo l'alba come l'inizio della fine della solitudine e dei timori
    che il buio della notte amplifica.
    Arriva prima il temporale, alle 3.
    Lampi che rischiarano il profilo di un monte che non conosco, la sagoma di colline senza nome,
    il cemento di un parcheggio vuoto e illuminato più per la sicurezza delle auto che per la comodità dei pedoni.
    Arriva la pioggia con ticchettii che non hanno suoni familiari e anima di vita propria le pozzanghere nere del parcheggio.

    Aspetto l'alba sperando di vedere un cielo blu e persone che si occupino
    di lui, perso nel letto.
    L'orizzonte è di un grigio sporco, amalgamato al giallo delle luci
    di strade e parcheggi.
    Diventa più scuro e poi d'un altro tono di grigio e anche il raggio di sole,
    che infine spunta, non crea nessun effetto particolarmente gradevole.
    Semplicemente esce, bello perchè sole, anche sulle pozzanghere tra le poche auto in sosta, ma il cielo non diventa blu.

    Le notti non sono fatte per guardare display, che siano quelli di un indicatore di valori medici
    o quelli fermi per eterni sessanta secondi
    e poi sessanta secondi e poi sempre così, di un cellulare che non fa scorrere via notte e paure.
    E nemmeno sono fatte per guardare cieli che non diventano blu.


    image





    Notte senza dormire- in un ospedale-per un figlio
    Last Post by *farfallina* il 30 Oct. 2010
    .
  8. Avatar

    AvatarBy chao il 21 Oct. 2010
    2 Comments   7 Views
    .
    image

    Se non è un film, siamo noi.
    E' l'immagine che ci raffigura nella mente di chi ci conosce nel virtuale.
    Non è una cosa stupida: potremmo restare quella "sensazione" per sempre,
    antipatici o simpatici a colpo d'occhio.
    Ispirare tenerezza, o protezione, sembrare duri... o sexy o divertenti.
    A volte l'avatar ci si stampa addosso come una maschera.
    Un lupacchiotto per me è rimasto tale, anche quando ha cambiato immagine.
    Una farfalla dai contorni nitidi è rimasta una figura affidabile e precisa,
    così come una sexymamma, un' Anacleto, un girovago dallo sguardo vago,
    una semplice goccia perfetta nella sua semplicità, un animaletto verde sfuggente e non ben visibile...
    e tutti quelli che ho associato all'idea che ho di loro.

    Il mio non nasce da una scelta dopo un pensiero, nel senso che non ho pensato
    ad una coccinella e poi l'ho cercata.
    I miei primi avatar sono stati Calimero e poi un ariete,
    finchè un giorno ho trovato una figura stilizzata di coccinella che mi è piaciuta.
    L'ho messa sui forum e poi ho lasciato che fosse coccinella ogni mia immagine in rete,
    dal blog ad altri tipi di contatti; diverse, ma sempre coccinelle.
    Non so quanto questa immagine mi possa rappresentare; di certo non porto fortuna!
    Forse solo per la discrezione, perchè non ho mai sentito di coccinelle infestanti o fastidiose.

    So che io posso leggere con più attenzione un avatar che mi piace
    (salvo poi scoprire che non mi dice niente),
    come posso sorvolare su chi immagino... come la sua immagine
    e magari perdo una gran persona che ha solo scelto un avatar
    che non mi piace.
    Però non posso farci nulla... l'avatar mi deve esser simpatico;
    oppure la persona che c'è dietro mi deve dare un'immagine di sè
    che vada oltre la figurina.




    Last Post by chao il 21 Oct. 2010
    .
  9. Le vibrazioni!

    AvatarBy chao il 5 Sep. 2010
    3 Comments   86 Views
    .
    Ho impostato la sveglia con vibrazione sul mio cellulare alle 7.17 e, considerando che dovrei essere sul posto di lavoro alle 08.00,
    è quasi il massimo che mi posso concedere.
    A volte mi sveglio anche prima, ma altre mattine non ce la faccio proprio ad alzarmi e cerco di regalarmi qualche minuto in più.
    Stamattina il cellulare ha vibrato ed io l'ho zittito, come sempre, dopo la prima vibrazione, ma ero stanca... si, stanca appena sveglia!
    Ho provato a regalarmi qualche minuto in più di riposo, anche se in fondo è solo una tortura perchè devo star bene attenta a non riaddormentarmi, altrimenti.... poi chi mi sveglia?!
    Quando quel certo senso del tempo e del dovere che, nonostante tutto, continua a funzionare nel mio cervello anche a mia insaputa, mi ha avvisato che i minuti che mi potevo concedere dovevano essere scaduti, ho preso il cellulare per trovare la motivazione ad alzarmi e... erano le 07.00!!
    Quel maledetto Vodadelcavolo mi manda un sms alle 6.40 per avvisarmi che mi ha disattivato una promozione!!
    Porto il cellulare nei jeans tutto il giorno, sperando di sentirlo vibrare (e non solo per l'articolo sulla vibrazione dei telefonini letto qualche tempo fa..!) e chi potrebbe regalarmi un'illusione o spezzare la monotonia della giornata... me lo fa vibrare alle 6.40!!! :angry:
    Last Post by chao il 6 Sep. 2010
    .
  10. Vacanze in Costiera

    AvatarBy chao il 25 Aug. 2010
    1 Comments   34 Views
    .
    Su FB ho visto un link nel quale invitavano a raccontare le proprie vacanze.
    L'idea mi è piaciuta e la cosa mi ha ispirata. Avevo un solo problema: non ho fatto vacanze!

    Però ho scritto lo stesso!! :rolleyes:

    image



    Una vacanza tra i paesini, le spiagge, la mondanità e
    i panorami della costa patrimonio dell’ Umanità.

    Ve lo dico subito: se l’auto non vi è indispensabile,
    andare senza vi metterà al riparo da un bel po’ di arrabbiature.
    Tanto… portare un’auto in costiera ha all’incirca lo stesso costo
    che ha portarci un figlio, ma dubito che possiate scegliere
    di lasciare il figlio a casa.

    Se l’amate (la vostra auto), noterete subito che ve la custodiranno
    in posti dove mai avreste immaginato potesse arrivare un’auto!
    I gemiti della frizione in salita saranno stridori del vostro cuore e
    lo sgommare delle ruote che non ce la fanno, somiglieranno
    al grido strozzato che vi resta in gola.

    La scelta di dove alloggiare è vasta e variegata;
    vero che anche l’albergo ad una stella costa un bel po’,
    ma il panorama merita.

    La vista sul mare è assicurata e, come ho sentito dire
    dalla proprietaria dell’hotel, sarebbe difficile trovare
    una stanza senza vista mare.

    Non è un segreto che scopro io, lo hanno capito tutti:
    conviene scegliere un paese della costa come base
    e poi spostarsi intorno per visitare le tante bellezze naturali,
    ma non solo, che sono sparse lungo il territorio.
    La “base” migliore è centrale, tra la costa d’Amalfi
    e la penisola di Sorrento, in modo che siano facilmente….
    beh, facilmente curva più curva meno, traffico e confusione
    d’agosto a parte, dicevo facilmente accessibili sia Pompei,
    Ercolano, Vesuvio, Sorrento, Capri … che Amalfi, Ravello,
    Vietri con le ceramiche, il fiordo di Furore,
    Paestum e le coste cilentane.
    Ho mancato la “perla” : Positano. Ma Positano la mettiamo
    come base, il luogo dove perfezionare l' abbronzatura,
    tra una gita e l’altra.

    Può capitare di fare il bagno con l’acqua un po’ sporca,
    ma… ad onor del vero, il mare in certi giorni è di una bellezza unica;
    ci sono stati giorni in cui era leggermente mosso,
    ma di un celeste indescrivibile! O così trasparente da riuscire
    a vedere i fondali come se la profondità fosse minima.
    Se però vi dovesse capitare di trovare l’acqua un po’ sporca,
    non preoccupatevi: siete pur sempre sotto l’ombra di una
    Bandiera Azzurra!
    I residenti vi informeranno che acqua pura e lo sporco
    in superficie sono due cose diverse.
    Potreste anche essere così fortunati da beccare un giorno
    in cui ci sono le meduse!

    Dopo che avrete...

    Read the whole post...

    Last Post by *farfallina* il 25 Aug. 2010
    .
 
Top
Top