L'isola dei favolosi

La mia poca presenza...

Questione di tempo, sì. Ma molto tempo lo sto perdendo a rincorrere una speranza, ben consapevole che non mi porterà da nessuna parte, ma con l'illusione che ogni cosa muove qualcosa e se pure non cambierà nulla, faccio un tentativo che mi piace.

Ho scovato siti internet che chiedono di scrivere articoletti per agenzie o altri commissionanti; danno una linea guida, spesso delle parole chiave da inserire, una precisa indicazione della lunghezza del testo, dalla quale dipende il compenso e poi... poi bisogna riuscire ad accaparrarsi l'articolo, che sparisce in brevissimo tempo dalla sua
proposta.

Si hanno in genere 48 ore per consegnarlo e poi si aspetta che venga accettato oppure può arrivare la richiesta di apportare alcune modifiche. Può anche venire rifiutato.

Se viene accettato, viene giudicato con una valutazione che va da ottimo a buono, sufficiente o insufficiente e viene pagato il corrispettivo promesso.
Il pagamento avviene al raggiungimento di una cifra che è diversa per ciascun sito.

Punti a favore: se piace scrivere, è un bell'allenamento a scrivere su temi ben precisi su cui spesso bisogna prima documentarsi.
Ci si allena a restare in determinate lunghezze e, in un certo senso, ci si accultura su temi che magari altrimenti non si sarebbero affrontatie non è un male.

Punti a sfavore: il compenso è molto misero; si parte da poco più di un euro per 120/150 parole e, salendo di livello, si arriva intorno ai 3- 4 euro per articolo. I livelli successivi ancora non li conosco.

Altre precisazioni importanti sono che quando si dice "parole", si intendono solo quelle accettate e non lo sono articoli, preposizioni, congiunzioni, ecc, per una lista di ben oltre 200 paroline.
Se si abbandona un pezzo, c'è una piccola decurtazione del proprio bottino (50 cent, in genere).
Accaparrarsi gli articoli, soprattutto all'inizio, richiede un pò di impegno (una consultazione frequente).

Io sono a buon punto con uno di questi, in fase di accettazione con un altro che seleziona gli articolisti prima di ammetterli e ne sto valutando altri.
Ho avuto il mio primo pagamento... poco più di 30 euro per circa tre settimane di lavoro, ma sicuramente più si va avanti più diventa facile.

Che dire? Mi porta via molto tempo, magari mi stancherò presto, ma per adesso è l'occupazione che mi buona parte del tempo libero...

Laurea triennale.

Dicevano che il giorno della laurea di un figlio è emozionante...
Io non ero emozionata, ero solo contenta.
Continuavo a paragonarlo al giorno di un matrimonio, ma sono sicura che mi è piaciuto di più-
Io spero che si sposi mai, mentre la sua laurea era qualcosa che ho vissuto con partecipazione anch'io.
Penso d'aver raggiunto il traguardo che più desideravo nella sua "carriera". Il resto sarà vita sua...

 

 

Uno solo di quelli laggiù che fosse mio

e i miei problemi avrebbero altre dimensioni!

Mi è passata una Smart sullo Smartphone.

Non sto scherzando

Serata di quasi primavera. Tempo di cambio giubbini, più leggeri, con tasche meno profonde.
Come quasi sempre accade, non appena entro in auto c'è qualcuno che si accosta e aspetta che gli lasci il posto. Percorro una decina di Km, prima di sentire che mi manca una protuberanza: non telefono mai, ma mando o ricevo sms e da anni non uso più l'orologio: mi accorgo se mi manca il cellulare!

No, non trovo lo smartphone nuovo, regalo di Natale e messo in funzione ad inizio mese!
Inversione e corsa verso casa, verso il posto dov'era parcheggiata l'auto. Avevo mandato un sms, quindi fin lì lo avevo di sicuro!

La Smart che aspettava che uscissi era parcheggiata al mio posto...

"Chiamo" il mio numero e... squilla, suona... è vivo! Scendo, lo cerco: è a terra poco dietro la Smart, con i segni della ruota sul dorso.
Ha lo schermo completamente frantumato!

E' stato in assistenza per due settimane e poi è arrivato il responso: Si è spento, serenamente!

Adesso faccio la "romantica"...

Mio figlio mi ha precisato che NON me la dedica, però dovevo ascoltare questa canzone:






Il mare se ne frega è pieno di se la pioggia lo sfiora appena
questo mare se ne frega è grande e pieno di se la pioggia lo sfiora appena
mica è come me il mare se ne frega
mica è come me che morirei per..

RAYDEN
avrei mille cose da dirti e da raccontarti che non so da dove cominciare mamma
il mare se ne frega ci sente appena guarda il tempo e vive il mondo alla sua maniera
è un po che non parliamo come facevamo gli sbagli ci hanno allontanato più degli anni
e quante volte ho pensato che non mi capissi ti chiedevo di abbracciarmi in tutti i miei strilli
ma il male viene fuori in tutti i modi e l'amore è un'arma tanto cuce tanto taglia
e mettici pure che ho preso il caratteraccio di papà arrivo dove posso mai un passo più in la
quando ho fatto la valigia e sbattuto la porta ho pensato che sarebbe stata l'ultima volta
in cui mi avresti detto che mi avevi perso ora mi chiedo se sta notte mi cerchi perchè io ti cerco

RIT
Lui non è come me il mare se ne frega
la pioggia cade ma lo sfiora appena
lui non è come me
io che morirei per te

ENSI
ora lontano da casa tutti i problemi sembrano un po meno neri e seri
meno grandi di ieri
saranno i miei vent'anni stupidi vent'anni
sai fatico ancora ad indossarli
vorrei vestire la tua calma mamma
ma il sangue preme dentro le vene piene e balla
ho una tua foto da ragazza in questa stanza
bella che a dire bella non è mai abbastanza
il mondo mi vuole forte veloce ed in gamba
il mare se ne frega se non resto a galla
e quindi nuoto e corro il resto viene dopo
e poi mi importa poco basta che mi muovo
e se prima mi vergognavo per quanto ci somigliamo
adesso amo i lati nei quali siamo uguali
stessi occhi stesse labbra
il mare non ci cambia è lui che ci tocca appena torno presto mamma

RIT
Lui non è come me il mare se ne frega
la pioggia cade ma lo sfiora appena
lui non è come me
io che morirei per te



E come dice mia figlia.... così mi frega!

In queste giornate così belle, limpide e soleggiate, mi sono arrampicata su quello che ho vicino casa, una parte del "Sentiero degli Dei".

Come avverte il cartello informativo, lungo il percorso di difficoltà media, si trovano castagni, aceri, ontani, corbezzoli... donnole, volpi, ricci, rondini, falchi, civette...
Ed infatti nelle mie escursioni ho trovato... Fusolo!






Fusolo perchè appena lo si accarezza accende un "motorino" che non finisce più e si intona, senza farsi sopraffare, allo stormire delle foglie mosse dal vento.
Non so come ci sia arrivato, nè come ci vive, ma per fortuna non mi segue fino alla strada, fermandosi al limite degli alberi.

Non si sa mai cosa si incontra andando per boschi!

Fu simpatia a prima vista, ma non ho ceduto subito.
Me lo sono coccolato ogni volta che andavo, per lunghi mesi. Gli ho fatto promesse e lui ha acconsentito (così sembrava!)

Gli ho promesso che avrei messo da parte dei soldini per lui e sarebbe venuto a stare con me.

Non tutte le mie promesse sono state mantenute, ma questa sì.

Era un piovoso venerdi pomeriggio di ottobre, il 14 per l'esattezza.
C'era poco da dirci, ormai. Arrivata lì, dandogli uno sguardo di sfuggita, sono andata direttamente a concordare il suo trasferimento a casa mia.
Di portarmelo in auto pia illusione: pioggia battente a parte, solo nelle immagini dell'ikea anche le 500 trasportano mobili.

Stabiliamo che arriverà col corriere e qui, la perfetta organizzazione Ikea perde qualche colpo. Sopra mi dicono che arriverà domenica, anche di mattina.
Giù mi dicono che di domenica non se ne parla... e di mattina nemmeno.

Va bene: la domenica non l'avevo proposta io, quindi basta che si mettano d'accordo.
Mi chiameranno quando mancherà un'ora per arrivare. Il lunedi successivo, a mezzogiorno, il trasportatore Ikea chiama e mi chiede un altro nome di strada per impostare il navigatore, perchè la mia non la conosce. Gli chiedo da quale parte giungerà: il paese è attraversato da una sola strada e si può arrivare da est o da ovest. Non lo sanno! Imposteranno il navigatore e seguiranno le istruzioni! Dico: da una parte si fa più autostrada, dall'altra solo curve.... NO. Non lo sanno: decide il navigatore!

Ci vogliono circa 90 minuti per arrivare, da qualsiasi parte. Dopo oltre due ore e 5 telefonate, arrivano quasi! Quasi... perchè ci sarebbe da portarlo in casa. (Camion troppo grande per farsi la strada tutta curve, come aveva deciso il navigatore!)

E qui l'Ikea perde altri colpi. Indubbiamente l'imballaggio costa, ma a questo punto bisognerebbe scegliere: o si assumono solo culturisti, o i pacchi non devono superare i 50 kg!
L'impresa di scendere 32 gradini è stata lunga e ardua, ma alla fine è entrato in casa.

Era mio!

L'ho modellato con le mie mani, l'ho creato...
Altro appunto agli Svedesi: nel foglietto delle istruzioni (assolutamente efficaci, se si seguono con la massima attenzione) non dovrebbero raffigurare due omini! Affinchè la creazione avvenga senza problemi e senza parolacce è meglio che al montaggio provvedano... due omine!

E' perfetto, solo una vite sporge un pochino.
Stiamo bene insieme! Ci siamo capiti quasi subito, anche se il foglietto diceva che, perchè lui si abitui a me ed io a lui, ci vorrà un mesetto di dormite l'una sull'altro.

Se di sera il pensiero del letto è sempre stato piacevole, adesso è davvero il massimo. Lui non si lamenta come l'altro, nè si affossa stanco, come se reggesse cento chili.

Discreto e impassibile, morbido e caldo, silenzioso ed ...

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Panorama particolare

Avevamo bisogno della pioggia che lavasse le strade e annaffiasse orti, piante e montagne. Qui mancava dal 18 luglio, due mesi esatti.
Avevamo bisogno di nuvole scure in un cielo troppo celeste e di onde spumeggianti su un mare troppo calmo.
C'era bisogno che i pullman variopinti dei turisti fossero sostituiti da quelli gialli degli scolari e l'idea della doccia smettesse di essere una goduria da regalarsi spesso, anche a mezzanotte.
Che le foglie comincino ad ingiallire, che l'uva sia dolce, che le zucche si rassegnino: non ce la faranno più a maturare senza il caldo.
C'era bisogno che il calore del ferro da stiro diventasse quasi piacevole e l'idea di comprare le mele si affacciasse come una possibilità non tanto strana.

C'era bisogno dell'autunno....

Beh... io potevo anche aspettare un altro pò!!!



In aggiunta, un dilemma:
ce la farà la mia zucchetta a maturare, adesso che di notte avrebbe bisogno
della copertina??

All'inizio dell'estate mi svegliavo ed era già lì, che cercava di entrare dalle persiane che non chiudo mai.

Adesso mi sveglio e non c'è. Non vuol dire che non ci sarà, ma se la prende comoda!
Io devo essere sempre in piedi alla solita ora e il sole invece fa tardi.
Mi alzo, esco fuori, l'aria è ancora fresca; annaffio, perchè so che lui arriverà e solo dopo un pò si affaccia dal monte ed è subito prepotente, abbagliante.
So bene che arriva, lo vedo riflesso sul versante opposto; il suo "nascondino" non è tanto abile, ma è bravissimo a cambiare i colori delle facciate delle case, delle foglie e del mare solo posandosi sopra, in niente, d'incanto.

Lui può fare tardi ed io devo essere sempre pronta alla solita ora,
con lui o senza di lui.