L'isola dei favolosi


Replying to Ingresso Libero

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  1. Posted 23/6/2011, 14:13
    questa cosa m'è rimasta un pò ancora oggi :si: se devo entrare in un negozio, una pizzeria, un ristorante, qualsiasi negozio, che non c'è gente dentro, mi blocco, non ci entro, mentre se lo vedo affollato o pieno entro tranquillamente, perchè mi ricorda più il supermercato e non il negozietto dove, se non compri ti guardano male :P
  2. Posted 21/6/2011, 16:52
    Non ho un ricordo preciso di questa cosa, ma poichè entrare in un negozio senza comprare, lo faccio, ma mi sembra ... un pò così, dev'essere un ricordo atavico dei tempi che racconti tu :D
  3. Posted 3/6/2011, 23:22

    image

    Quando ero ragazzina negli anni sessanta, fare "shopping" significava ancora solo guardare le vetrine; si entrava nei negozi solo se si aveva intenzione di comprare qualcosa.
    Sembrava che la soglia del negozio rappresentasse una sorta di "colonne d'Ercole" al di là delle quali il negoziante ti aspettava pronto a giudicarti male se entravi nel suo esercizio senza acquistare nulla.
    Solo chiedere un prezzo era una sorta di vergognosa ammissione d'essere poveri, nessuno chiedeva il prezzo, specie di un capo d'abbigliamento.
    Questo sicuramente portava ad un decremento del volume d'affari, tanto che ad un certo punto qualcuno se ne accorse e, su alcuni ingressi, cominciò ad apparire un cartello con la scritta "Ingresso libero" per far capire che c'era un'oasi commerciale in cui si poteva entrare a curiosare senza temere assalti da parte dei negozianti e commessi.

    Anche al mercato non si chiedeva il prezzo, non si mercanteggiava, una cosa se piaceva si acquistava, altrimenti si faceva a meno anche di guardare, ricordo gli strattoni di mamma, quando mi fermavo ad osservare qualche banchetto, non stava bene guardare, sembrare interessati, e non comprare, si faceva una brutta figura.

    Comprare a sottocosto o a prezzo conveniente, non era un vanto, ma una vergogna.

    a volte quando da più grande disponevo dei miei soldini, compravo ai banchetti del mercato, qualche capo, lo pagavo 1.000 lire ( non ricordo bene i prezzi di allora, ma sempre poco) quando lo indossavo che mi facevano i complimenti, dicevo di averlo comprato nel Tal negozio e di averlo pagato 10.000 lire, allora era un capo belllissimo acquistava molto più valore, e la gente ti guardava con rispetto e invidia.

    Poi arrivò in città il primo supermercato!!! era la Standa una sorta di paradiso terrestre, dove entrare senza acquistare era normale.

    Nei miei ricordi ho una borsa di plastica piegata e tenuta gelosamente nel cassetto, del comò della camera da letto. Era la mia prima borsa di plastica, la guardavo e pensavo "sembra una canottiera" :D

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